BUDEL, Sto valutando alcune offerte
Una rescissione, che forse fa più male ai destini del Cagliari che alla sua carriera: Alessandro Budel, centrocampista classe 1981, ha lasciato la squadra sarda il 3 gennaio con una rescissione... consensuale, almeno sulla carta. Tuttomercatoweb lo ha contattato per conoscere la verità sulle sue ultime ore isolane e soprattutto quali sono gli sviluppi per il suo futuro.
Alessandro, tra te ed il Cagliari tutto finito, all'improvviso... Come mai?
"Mi verrebbe da rispondere 'Chiedetelo al presidente Cellino': è stato lui a proporre questa soluzione. Forse è stata una scelta, economica, volendo risparmiare sei mesi di ingaggio: ciò che posso dire è che io di mia spontanea volontà da Cagliari non sarei andato via, perchè tengo alla squadra, ai miei ormai ex-compagni, ai tifosi, alla citta. Anche al mister, con cui ho un rapporto di stima. Il mio più grande augurio per tutti è quello che il Cagliari possa raggiungere una salvezza tranquilla, obiettivo a cui avrei contribuito anche io se fossi rimasto in rossoblu".
Prima di parlare del tuo futuro... Qual è il presente di Alessandro Budel?
"Ho lasciato Cagliari e sono tornato a Milano: mi sto allenando con il settore giovanile del Milan, la società in cui sono cresciuto, delle persone splendide che non ti lasciano mai solo. Colgo l'occasione per ringraziare tutti, i nomi sono tanti, a partire dal mister degli Allievi, Stefano Eranio. Ciò che posso dire dunque è che mi sto tenendo in forma ed in condizione, in modo da iniziare subito a mille con la mia nuova squadra"
Veniamo al tema più importante, il tuo futuro
"Sono in costante contatto con il mio procuratore, Lorenzo Marronaro, che sta raccogliendo le varie proposte: per il momento non ce n'è una più avanti delle altre. Le squadre? Quelle che bene o male sono uscite in questi giorni, tutte società serie e con un progetto alle spalle: Torino, Sampdoria, Bologna, Mantova..."
Un salto A-B ti spaventerebbe?
"Certo che in questi quasi 10 anni credo di aver dimostrato di essere un giocatore da Serie A, ma squadre come Bologna e Mantova per me sono altrettanto società della massima categoria, visto le possibilità concrete di promozione: un eventuale periodo nella serie cadetta sarebbe dunque solo di passaggio. La cosa più importante è che ci sia un progetto serio ed ambizioso" (Parebbero escluse dunque società in lotta per la salvezza in cadetteria, come Avellino e Grosseto, ndr)
Ed un'esperienza all'estero?
"La valuterei: in estate era tutto abbastanza fatto con gli spagnoli del Levante, poi ho preferito restare a Cagliari. Di certo dunque uscire dall'Italia non sarebbe un problema"
Speriamo di risentirci presto dunque, con gli auguri per una nuova esperienza
"Certamente, quando il mio futuro sarà nero su bianco sarò felice di parlarne con voi".