BOJINOV, Il Torino mi piace
Cairo ci sta provando. Ha avviato contatti con il Manchester City per cercare di riportare Valeri Bojinov in Italia e, nel suo caso, ovviamente a Torino, una trattativa che contemplerebbe la comproprietà. E’ un vecchio pallino l’attaccante bulgaro per il presidente granata. Stima ricambiata al 100% come conferma lo stesso Bojinov raggiunto telefonicamente in Bulgaria dove sta trascorrendo le vacanze con la compagna e il figlioletto. Valeri è e si sente ancora un giocatore del City, ogni decisione spetta naturalmente al club inglese con cui il suo manager Jerry Palomba si vedrà nel fine settimana. Bojinov però non può fare a meno di registrare, col sorriso, come piace sempre al Toro.
Buongiorno Valeri, innanzitutto come sta?
«Bene, sto seguendo un lavoro specifico per il ginocchio sinistro, quello a cui mi sono infortunato (ai legamenti) la scorsa stagione e che mi ha costretto a stare fuori molto tempo. Comunque l’incidente è ormai alle spalle, sono pronto a ributtarmi nella mischia e a recuperare tutto il tempo perduto. Non vedo l’ora».
Sa dell’interessamento del Torino?
«Personalmente non ho avuto alcun contatto però me l’hanno riferito così come le voci che mi avrebbero accostato pure al Genoa. Che dire? Tutto ciò mi fa molto piacere, vuol dire che in Italia ho lasciato un buon ricordo e non mi hanno ancora dimenticato (risata) ».
Potrebbe accadere davvero di rivederla dalla prossima stagione nel nostro calcio?
«Non lo so, vedremo. Non dipende da me. Ho ancora tre anni di contratto con il Manchester City, ogni decisione spetta a loro come d’altronde è giusto che sia. Io mi limito a mettermi a disposizione e a farmi trovare pronto per il giorno del raduno fissato il 1° luglio ».
Certo che il Torino la corteggia davvero da tempo...
«Vero, anche l’estate scorsa mentre stavo discutendo del mio futuro con la Fiorentina fui accostato al club granata, uno fra quelli con maggiore tradizione, con una tifoseria fantastica, appassionatai. Ne sono davvero onorato».
Sa che il presidente del Torino si starebbe già muovendo?
«Mi piace Cairo, mi piacciono i suoi programmi e come lavora e lo ringrazio per la stima nei miei confronti. Fa piacere essere nel mirino di una grande società come il Torino. Ma, ripeto, non dipende da me. Se mi vogliono devono parlare con il Manchester City e sentire cosa intendono fare».
Ma se dovesse lasciare l’Inghilterra con quale formula preferirebbe tornare in Italia?
«Per un calciatore è sempre meglio trasferirsi a titolo definitivo però se il Manchester decidesse di cedermi in prestito non farei una piega. A me preme su tutto tornare a giocare con continuità e dimostrare il mio valore. Non ho altre pretese».
Come si sente adesso?
«Sereno e molto motivato. Comunque finirà, dovunque giocherò».
Lei, ex viola ed ex juventino chi conosce meglio dei granata?
«Rosina. Quando giocavo nella Juve siamo usciti insieme due o tre volte a Torino, bravissimo ragazzo e bravissimo giocatore. Eravamo rivali ma non è mai venuto meno il rispetto».