BIA, Guarente è stato molto vicino ai viola
Il mercato è chiuso da un paio di giorni, ma con Giovanni Bia, importante procuratore nonché ex giocatore, torniamo a valutare quanto fatto dalle grandi in questo mese di gennaio.
Che mercato è stato?
"In linea di massima penso abbia rispettato le aspettative. C'è stato qualche colpo, anche importante, ed è andata bene così. Forse ci si aspettava addirittura qualcosa meno".
Qual è stato il colpo?
"E' abbastanza facile: Pandev a parametro zero all'Inter è il colpo di mercato".
Ci si aspettava la stessa fine per Ledesma, ma così non è stato. Se l'aspettava?
"Con la sentenza del Collegio Arbitrale è diventato difficile imbastire una trattativa di un certo tipo. Non è stata una delusione, ma una cosa abbastanza ovvia".
Come sostituto è arrivato Mariga
"Sono stati bravi, Mariga è un buon giocatore che va a rinforzare un reparto in cui l'Inter aveva bisogno. Appena è saltato il discorso con il City si sono buttati".
La scelta è stata giusta anche per il Parma?
"Sicuramente, credo abbiano anche buoni rapporti perché le società piccole tendono a non fare compartecipazioni con le grandi essendo poi più deboli in caso di arrivo alle buste".
Mancini al Milan come potrà fare?
"Secondo me è un buonissimo giocatore che, forse, aveva bisogno di cambiare aria. Al Milan ci sono tanti brasiliani e potrebbe trovarsi bene. Ci sono stati già di questi casi strani, come Pirlo che è tornato a grandi livelli uno volta arrivato in rossonero".
Alla Fiorentina arriva la tegola Mutu, se l'aspettava?
"Credo che non fosse possibile prevedere una cosa del genere. Sono situazioni che nel calcio succedono e bisogna farne conto. Alla fine non so cosa succederà, ci sono elementi che andranno giudicati e dispiace per il grande talento che si può perdere".
Come giudica il mercato della Fiorentina?
"Fino a pochi giorni dalla chiusura del mercato era in ballo una trattativa con un mio assistito (Guarente ndr), ma si sono mossi bene e hanno inserito tasselli importanti, soprattutto in prospettiva".
La Roma si rafforza invece con Toni?
"Hanno preso un giocatore che forse gli mancava: un terminale offensivo con grandi capacità realizzative. Anche Vucinic, per me, rimane un grandissimo giocatore, ma probabilmente gli serviva un terminale di questo tipo. E' stata una grande operazione di mercato perché prendere Toni non era facile per nessuno".
Come valuta il mercato della Juventus?
"Sono in una fase di grossi cambiamenti e quindi sono ingiudicabili. Hanno investito molto quest'estate pensando poi di non dover intervenire a gennaio, ma purtroppo si sono dovuti ricredere in parte".
Tornando a Guarente, quanto è stato effettivamente vicino alla Fiorentina e quanto l'Atalanta desiderava venderlo?
"E' stato molto molto vicino, poi per varie vicissitudini che non dipendono nè da noi nè dalla Fiorentina nè dall'Atalanta la trattativa non è andata in porto. E' stata più una casualità che una scelta dettata da entrambe le parti".
Il giocatore è stato vicino anche alla Juventus?
"Anche lì c'è stata una richiesta ufficiale, ma l'Atalanta ha deciso di rifiutare".
A giugno cosa succederà?
"Non so cosa succederà, c'è ancora tempo. Prima deve recuperare e dare il suo apporto per l'Atalanta".