AMELIA, Fiorentina? Nel calcio può succedere di tutto
Questa volta giocherà. Marco Amelia, estremo difensore del Genoa, mercoledì 24 marzo alle 20.45, tra le mura del Ferraris, affronterà per la prima volta da avversario, il suo ex Palermo. "Questa volta - dice sorridendo Amelia a Palermo24.net - sto abbastanza bene, non ci sono rischi per saltare una partita come questa".
A Palermo si sogna la Champions. E' un traguardo alla portata dei tuoi ex compagni?
"Secondo me si, il Palermo tra tutte le pretendenti è quella che ha più entusiasmo. E poi, il Palermo, rispetto ad altre squadre come Juventus, Fiorentina, Sampdoria o Napoli lo vedo più avanti. I presupposti ci sono tutti".
Sentirai qualcuno prima della partita?
"Li vedrò tutti prima della gara e dopo. Non serve chiamarli ora, magari in altri momenti, soprattutto con Bovo, si".
Sabato il Palermo ha fermato la capolista. Sono più i meriti del Palermo o i demeriti dell'Inter?
"E' vero che l'Inter non viene da un ottimo periodo, però va dato grande merito a chi affronta questa squadra, altrimenti è troppo facile. Il Palermo ha fatto un'ottima gara, ha preso gol su rigore e ha saputo reagire rischiando di vincere la partita. Grande merito del Palermo più che demerito dell'Inter che aveva in campo più o meno la stessa squadra che ha giocato contro il Chelsea vincendo fuori casa. I rosa attraversano un momento ottimo, vedremo come finirà questa partita che sia per noi che per il Palermo conta tantissimo".
Il Genoa invece? Siete belli in casa e opachi in trasferta. Perché?
"E' una cosa che ci domandiamo anche noi. Neanche io riesco a capire questa metamorfosi tra le partite giocate a Genova e quelle fuori casa. Abbiamo fatto anche buone gare in trasferta, però nella maggior parte di queste non abbiamo fatto le prestazioni che facciamo in casa. E' difficile spiegarlo perché le partite le prepariamo tutte con attenzione e sacrificio. Sarà un dilemma per affrontare le cinque trasferte che avremo davanti in queste ultime nove partite".
Pronti ad affrontare il Palermo?
"Dobbiamo riscattare la brutta partita di Firenze che non è stata una brutta sconfitta ma anche una brutta partita. L'avevamo preparata in un altro modo, non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Ora voltiamo pagina e pensiamo a questa gara contro un Palermo forte, considerato anche che ci mancano alcuni giocatori. Cercheremo di andare in campo e far valere ancora la legge del Ferraris perché in casa abbiamo fatto delle ottime partite e dei grandi risultati".
E in previsione del prossimo mercato sei stato accostato proprio alla Fiorentina.
"Sinceramente non mi sento di dire nulla, all'inizio di quest'anno in sala stampa dissi che non avevo richieste e nessun'intenzione di lasciare Palermo, ma poi sono stato smentito da quello che è successo qualche giorno dopo, con dispiacere per aver lasciato un progetto a cui avevo creduto ancora prima di giocare a Palermo, perché già due anni fa si parlava di me. Quello che succederà a giugno non lo so, in questo calcio ho capito che succede sempre di tutto soprattutto quando meno te lo aspetti. A volte noi giocatori siamo gli ultimi a sapere le cose, meglio non dire nulla e aspettare gli ultimi momenti. Mi sono sbilanciato con il Palermo e poi abbiamo visto tutti come è andata. Aspettiamo le decisioni della società, credo che verranno prese a fine campionato per ogni giocatore perché poi dovrà creare una squadra per l'anno prossimo e fare mercato. Personalmente non penso possa succedere nulla, ma per esperienza so che può succedere di tutto".
Zamparini ha indicato il Genoa come concorrente del Palermo per la Champions.
"Come obiettivo non pensiamo alla Champions, sappiamo che è un traguardo difficile a cui non abbiamo mai puntato nel corso del campionato. L'Europa League invece potrebbe essere un traguardo un po' più veritiero, è anche vero che mancano nove partite e se riusciremo a fare bene in casa e a strappare qualche risultato positivo fuori, potremmo anche entrare nella corsa Champions, ma penso sia più facile lottare fino alla fine per i tre posti che valgono l'Europa League, spero che la settima in classifica dia il posto per andare in Europa".
Da Zenga a Delio Rossi e il Palermo cambia totalmente. Cosa è cambiato secondo te?
"Delio Rossi l'ho avuto a Lecce. Lavora molto bene sul campo e dal punto di vista tattico. Sa sfruttare bene le qualità dei suoi giocatori. Per Zenga, credo che la problematica più grande sia stata che all'inizio il Palermo doveva cercare un'identità di gioco che permetteva di inserire un giocatore straordinario come Pastore in un organico che l'anno prima aveva fatto cose importanti ed era difficile da stravolgere. Con il passare del tempo, però, Delio Rossi ha fatto un ottimo lavoro".
Genoa - Palermo poteva essere ancora la partita di Biava, ma a gennaio è andato alla Lazio. Quanto ha perso il Genoa con la sua cessione?
"Credo abbia perso tanto. Beppe ha esperienza e per gli schemi di Gasperini era perfetto. Però a volte queste cose che possono convenire a società e giocatori, nel calcio succedono. Sia come compagno di squadra che come ambiente la cessione di Beppe è stata toccante. Gli abbiamo fatto l'in bocca al lupo perché è andato a giocare in un ambiente che aveva e ha tutt'ora delle problematiche. Comunque non credo che un giocatore in un gruppo dove ce ne sono tanti bravi possa fare la differenza, magari lui aveva più esperienza rispetto ad altri, però è anche vero che per far crescere l'esperienza bisogna far giocare chi non ne ha".
Da tifoso della Roma, visto dove gioca, sei sicuro di augurare il meglio a Biava?
"Si, a Beppe e Sergio(Floccari,ndr) si. Da tifoso invece mi auguro che vada male (sorride,ndr). Vedere la Lazio lottare per non retrocedere non capitava da decenni e da tfoso della Roma, questa situazione mi sta benissimo (sorride,ndr), però poi mi dispiace perché sia con Beppe che con Sergio ho un ottimo rapporto. Non auguro mai una cosa del genere, però se dovesse succedere verrebbe fuori l'anima del tifoso e sarei contento (sorride,ndr)".
Mercoledì rivedrai Sirigu.
"Con molto piacere. Salvo è un bravissimo ragazzo, sta facendo molto bene e sono contento di tutto quello che ha ottenuto quest'anno, lo merita. Sono contento che sia stato lui a prendere il mio posto in maglia rosanero"