GIORGETTI A RFV, Non credo il governo ostacoli il Franchi
Dal Teatro di Fiesole, in occasione della festa degli sportivi fiesolani, è stato intervistato da Radio FirenzeViola Fabio Giorgetti, delegato del Coni Firenze: “Una festa come questa mette in risalto tutta l’attività che svolgono le società sportive. Premiare tutti i nostri atleti è fondamentale, contribuisce a ricordare l’importanza del ruolo delle società sportive, perché formano i nostri giovani. Ci tengo a sottolineare, questo ambiente è salutare, bello, fa bene ed è formativo. L’importanza delle società sportive è da mettere in risalto, la politica deve metterle nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile”.
Ci sono ostacoli nel progetto del Franchi?
“Il Franchi è un impianto meraviglioso di una squadra di Serie A. Il progetto deve arrivare in fondo, nel più breve tempo possibile. Perché è giusto che la Fiorentina abbai il suo tempio. Speriamo che il nuovo governo agevoli l’afflusso dei 90 milioni garantiti dal PNRR, perché il Franchi è un momento nazionale: è giusto dare la continuità a ciò che aveva stanziato il governo Draghi. Non credo che il governo di centro destra metterà i bastoni tra le ruote. Lo sport non ha colore, mi auguro che tutti gli stadi possano avere un’attenzione particolare”.
Quanto è importante avere un giocatore della Fiorentina che è andato così lontano al Mondiale (Amrabat)?
“Se ricordate, a gennaio di due anni fa era già dato per partente verso la Turchia. È stato una scommessa vinta dalla società, che ha insistito per averlo centrale nel 4-3-3 di Italiano. Quest'anno ha cambiato il modo di giocare, è stato il protagonista per continuità del centrocampo. La Fiorentina ha fatto una buona prima parte del campionato, poi ha avuto un momento di flessione per infortuni e mancanza di gol. Amrabat è stato protagonista, questo Mondiale lo valorizza. La Fiorentina ne potrà trarre benefici alla ripresa, avendo un Amrabat in formato Mondiale che speriamo faccia la differenza”
Sarebbe bello premiarlo?
“Potrebbe essere un’idea, premiare quello che è il simbolo di una nazionale salita alla ribalta. La proporrò il prima possibile, sarebbe giusto riconoscere il merito di un traguardo storico”.