Gea, le accuse agli imputati: Chiellini in Nazionale per Lippi jr
Pressioni sui calciatori e tanto altro.
Fonte: gazzetta.it
L'inchiesta della magistratura romana
ha riguardato prevalentemente le pressioni esercitate dalla Gea
su numerosi calciatori affinche' rinnegassero i loro originali
procuratori per affidarsi alla societa'. Cio', secondo l'ipotesi
di accusa degli inquirenti, avrebbe consentito agli atleti, di
ottenere maggiori tutele in sede di rinnovo contrattuale o di
trasferimento a club blasonati. Tra le procure finite al vaglio
dei pm romani quelle di David Trezeguet, Nicola Amoruso, Davide
Baiocco e Giovanni Tedesco. Ad un ex calciatore della Juve,
Giorgio Chiellini, sarebbe stata prospettata anche la
convocazione in nazionale grazie a Davide Lippi, figlio dell'ex
ct campione del mondo.
Secondo i pm Palaia e Palamara, Luciano e Alessandro Moggi,
nonche' Franco Zavaglia sarebbero stati i promotori del sistema
di potere che avrebbe portato la Gea World ad esercitare una
funzione dominante nel mondo del calcio. Nel capo di imputazione
si afferma che i tre avrebbero creato la Gea per ''acquisire il
maggior numero di procure sportive, tramite esse, ottenere un
potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante
sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei
calciatori e, di riflesso, quella di svariate squadre del
campionato di calcio''.
Tra queste il Siena, la Reggina, il Messina, il Crotone e
l'Avellino. Dominus della situazione, per gli inquirenti, era
Luciano Moggi il quale - e' detto nel capo di accusa - poteva
sfruttare il ''potere e la forza di intimidazione derivategli
dai metodi usati nella sua ultratrentennale esperienza nel mondo
del calcio e la capacita' di sopraffazione che sempre piu' aveva
acquisito sui giocatori, su taluni dirigenti delle societa' di
calcio, nonche' sugli organi proposti al controllo dell'
attivita' degli agenti dei calciatori e, quindi, anche nei
confronti dell' attivita' svolta dalla stessa Gea''.
A Zavaglia, inoltre, la Procura contesta anche il reato di
violazione fiscale in relazione alla contraffazione di fatture
emesse dalla societa' ''Eugenio Marinella'' per l'acquisto
fittizio di migliaia di cravatte. Circostanze, per gli
inquirenti, adottate per evadere le imposte nel periodo 2002-'05
degli elementi passivi fittizi.
Quanto alle posizioni di Chiara Geronzi, ex socia Gea,
Giuseppe De Mita e Tommaso Cellini, ex dipendenti della
societa', finiti nel registro degli indagati in relazione
all'acquisizione della procura di Alessandro Nesta da parte
della Gea, nella richiesta di archiviazione si sottolinea, che
nei loro confronti non sono emersi fatti penalmente
rilevanti