FIORENTINA, 147 motivi per applaudire i viola
Buongiorno, Fiorentina. Oggi ricomincia il sogno, quello nato il giugno di due anni fa con l’arrivo di Corvino e Prandelli. Molte vittorie sono passate (147 punti in due campionati), società e squadra hanno attraversato il deserto della penalizzazione, con 15 punti punti in meno (qualcuno ricorda Calciopoli?), per poi arrivare quest’anno alla Uefa. Due Champions conquistate sul campo vanificate dalle sentenze sportive. Si diceva, nell’estate della paura, che Firenze era condannata alla sofferenza. Sfiorare l’impresa e centrare la Champions non era servito a nulla.
IN MOLTI si sono avvicinati alla stagione che inizia oggi con questo turbine di emozioni in testa. Prandelli e i giocatori in due anni ci hanno regalato tanto: spettacolo, punti, gol, la miglior difesa d’Italia, il centravanti che tutto il mondo voleva. Toni ha scelto Monaco di Baviera, è bene ricordarselo adesso e poi non parlarne più. Gli altri invece sono rimasti. Dicevamo che questo mercato, secondo alcuni autorevoli commentatori, avrebbe dovuto decretare lo scatto decisivo in avanti, il guizzo che avrebbe dovuto portare la Fiorentina a combattere per lo scudetto. Per altri, invece, la «politica degli alberelli» (che prima o poi diventeranno querce) è quella più azzeccata. E’ la strada di Corvino e Prandelli, ieri uniti come non mai su questo punto, una scelta confortata dai giudizi di Lippi e Donadoni. Il mercato è finito, ripete Corvino, perchè la squadra è completa, ci sono due alternative per ogni ruolo, e i tre fronti (campionato, Uefa e coppa Italia) sono gestibili in tranquillità. Nei giorni scorsi Prandelli, in una intervista esclusiva al nostro giornale, aveva onestamente ammesso l’esigenza di «fare ammenda per un errore di comunicazione» tra la Fiorentina e i tifosi.
IL MERCATO dunque è finito, anche se ci permettiamo il lusso di non crederlo del tutto. Corvino ribadisce che il numero di esterni è sufficiente (se si conta Osvaldo). Dopo 147 punti la nostra fiducia in Della Valle-Corvino-Prandelli è quasi illimitata, e siamo sicuri che oggi nel derby d’Europa lo stadio abbraccerà i giocatori col calore di sempre. C’è Mutu nuovo leader, c’è Pazzini da accompagnare al gol, c’è lo straordinario Montolivo. E poi Frey, il ritorno di Santana, Vieri in panchina.
C’E’ ANCHE L’EMPOLI in grande forma, e non è un dettaglio. Corsi, Vitale e Cagni sono simili a Della Valle-Corvino-Prandelli. Vi auguriamo tanto spettacolo, su il sipario.