DOMENECH, In arrivo un libro sui suoi sfondoni
Freddure, scivoloni, frasi assassine, ma soprattutto provocazioni, perché la provocazione "è la sua arma preferita". Stiamo parlando di Raymond Domenech, naturalmente. C.t. della Francia pronto a "passare per il re dei coglioni, purché la squadra funzioni". Esce oggi nelle librerie francesi "Le Betisier Domenech" (Ed. Rochers), ovvero lo stupidario del c.t., raccolta esilarante delle frasi del mitico Raymond, agli sgoccioli con i Bleus. Salvo sorprese.
GUERRA – Una raccolta su 40 anni di carriera. Dai tempi di giocatore quando dichiarava "il calcio è guerra", ai tempi di allenatore quando subito dopo il fallimento agli ultimi Europei, dichiarava: "Il mio più grosso errore è stato quello di non aver trovato una ragione per fare la guerra con i media". Quando si dice evoluzione.
ITALIA – La provocazione è la sua arma preferita, diceva una trentina d’anni fa. Nel 2004 sembrava aver cambiato idea: "Le provocazioni non servono a nulla". Forse per questo l’anno scorso se l’è presa con l’Italia. Dopo le accuse agli azzurri di aver comprato un arbitro ai tempi dell’Under 21, Domenech spara a zero: "Gli italiani prima mi provocano e poi mi danno la colpa. Non entro in questo gioco".
COMPRENSIONE – Sarà.
D’altronde Domenech stesso lo ammette: "Ho capito che non mi si capisce". Illuminante. Di più: "Sono in contraddizione permanente". Non si era capito. E poi ci sono le massime alla Trap: "Una partita vinta è sempre meglio di una persa". Oppure: "E’ logico perdere quando gli altri segnano un gol in più".
AUTOSTIMA – Sempre più in bilico, Domenech rischia ormai il posto. Anche se vincesse contro la Romania, sabato. Colpa forse anche del suo carattere: "A volte mi dico che se mi trovassi di fronte a me stesso mi odierei". Sentimento ormai condiviso da milioni di tifosi che lo accusano di aver rovinato la nazionale.
MAGLIE – Una nazionale dove sembra regnare il caos tra vecchia guardia e nuove leve. L’ultimo episodio ha per protagonista Benzema. Il bomber del Lione, 20 anni, ha soffiato il numero 10, quello di Platini e Zidane, a Govou, 27 anni e infortunato. Facendo credere allo staff che il compagno di squadra fosse d’accordo. Govou l’ha scoperto per caso. Benzema, sabato, dovrebbe restare in panchina.