COCAINA, in principio fu Maradona
Calcio e cocaina. Un connubio che va avanti negli ultimi anni e che, controllo dopo controllo, miete sempre più "vittime".
In principio fu Maradona, che dopo un Napoli - Bari del 1991, fu trovato positivo ed ebbe una squalifica di 15 mesi che lo portò a dare il suo addio al calcio italiano. Il Pibe De Oro fu trovato positivo anche successivamente, durante i Mondiali di Usa'94, all'efedrina ed ancora alla cocaina nel 1997.
La lista dei noti che hanno fatto uso di cocaina e sono stati incastrati dai controlli è lunga. Si parte da Caniggia, centravanti argentino che ai tempi vestiva la maglia della Roma, che "guadagnò" una squalifica di 13 mesi.
Quello di Pagotto, è un caso irrisolto o comunque molto intricato. Dopo Fiorentina - Perugia del 1999, il portiere degli umbri venne trovato positivo e squalificato per 20 mesi, anche se sul controllo resteranno sempre forti ombre (si è parlato di uno scambio di provette).
Il Chelsea ha avuto nelle sue fila due giocatori coinvolti in scandali legati all'uso di cocaina.
Il primo è il portiere australiano Bosnich, squalificato poi per due mesi.
L'altro è un giocatore ben noto alla tifoseria viola, ovvero Adrian Mutu.
Il rumeno fu incastrato da dei test a sorpresa voluti dall'allora neo tecnico portoghese Mourinho e, una volta che risultò positivo, gli venne comminata una squalifica di 7 mesi, con conseguente rescissione del contratto.
Flachi, il centravanti dell'Isolotto, fiorentino doc, è solo l'ultimo della lista.
Il capitano della Sampdoria era rientrato da poco da una squalifica per le scommesse ed ora, dopo le analisi effettuate nel post partita di Sampdoria - Inter di questo gennaio, è risultato positivo alla Benzoilecgonina (metabolita Cocaina).
Il giocatore ha detto di "voler chiarire tutto" e di essere "dispiaciuto soprattutto per la sua famiglia".