CANDELA, Dalla Serie A alla prima categoria
Quando si dice 'ricominciare da zero'.... Vincent Candela ha provato a stare lontano dal pallone, a ingoiare il rigurgito di calcio, a chiudere le narici per aggirare il richiamo di quel profumo di docce stracolme, erba e leggenda. Ha cercato di darsi alla famiglia, alla vita che lo aspettava fuori dal tunnel degli spogliatoi, percorso al contrario per l'ultima volta. Ma non ce l'ha fatta. Troppo forte quel fascino strano, quella eco di passioni mai sopite.
Ripartira' da zero, anzi dalla Prima categoria laziale.
Su campi che ha visto solo da bambino, prima che il talento e un carattere da vincente lo portassero in alto, fino alla Roma e allo scudetto. Aveva lasciato la maglia giallorossa nel gennaio del 2005, per trasferirsi oltre Manica, al Bolton. Poi, nell'estate seguente, il ritorno in Italia: Udinese, Siena e infine Messina. Il ritiro sembrava la scelta definitiva, nonostante i 34 anni e tanti colleghi che a quell'eta' ancora zampettavano sui campi di serie A, ai massimi livelli. Invece, giochera' nell'Albatros, per tornare a respirare calcio, a rincorrere un pallone con il sorriso e la voglia di sempre. Magari anche piu' forte, causa breve assenza ingiustificata.