UNA PAZZA VIOLA, LE CERTEZZE RITROVATE E LE TANTE NOVITÀ: ORA VIETATO FERMARSI

14.01.2022 00:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
UNA PAZZA VIOLA, LE CERTEZZE RITROVATE E LE TANTE NOVITÀ: ORA VIETATO FERMARSI
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Pazza Viola. Incanta, si fa male da sola, supera tutti gli ostacoli dell’inferiorità numerica e si dimostra persino più forte dell’assurdo protagonismo del fischietto Ayroldi. La Fiorentina ottiene con ampio merito il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia (dove a febbraio in gara secca affronterà a Bergamo l’Atalanta), schianta per 5-2 il Napoli al Maradona (vendicando parzialmente la sestina incassata un anno fa in campionato e rompendo una tradizione che vedeva gli azzurri qualificarsi sempre ai quarti da dieci anni consecutivi) e ritrova in 120’ le sue certezze dopo il poker di Torino. Anzi, se possibile - al di là del solito Vlahovic - ne acquisisce di nuove. 

Merito di un carattere, quello di Biraghi e compagni, che non è mai mancato nemmeno nei momenti di maggiore difficoltà (simbolica l’arringa nel tunnel degli spogliatoi di Italiano ai suoi dopo il 90’) quando in appena tre minuti la Fiorentina è passata dal sogno all’incubo: gol incassato e rosso a Dragowski, che avrà di cui riflettere se davvero punta di nuovo a tornare titolare. Pur con tutti i limiti dovuti alla sua lunga inattività, la prova del polacco è stata decisamente a tinte horror, tra rinvii sbagliati, insicurezze e il fallo da ultimo uomo che ha rischiato di compromettere in modo decisivo la partita. Che invece, il suo meglio, lo ha regalato proprio quando i viola sono rimasti in dieci.

La sfida di Napoli non solo infatti ha confermato l’utilità di un terzino tutto cuore come Venuti (gol e assist) ma ha dato pronti-via ottimi segnali anche dai nuovi arrivati. Esattamente come avvenuto nelle esperienze con il Genoa e con il Milan, Piatek ha segnato ancora una volta alla sua gara d’esordio in Coppa Italia: un cecchino infallibile, per adesso. Ma anche Ikonè ha fatto vedere sprazzi di classe, non solo quando Ayroldi lo ha fermato in campo aperto al 94’, facendo rimpiangere le direzioni arbitrali di Ovrebo, ma anche quando a fine secondo tempo supplementare ha servito sui piedi di Maleh l’assist per il pokerissimo che ha chiuso i conti della partita.

Tante buone notizie, dunque, che inducono all’ottimismo anche in vista del prossimo impegno di campionato, lunedì contro il Genoa. Dove sarà fondamentale riallacciare subito il feeling con la vittoria per dare un forte segnale anche nella lotta all’Europa. La Viola, in ogni caso, è tornata. O forse, più semplicemente, non se n’è mai andata.