UN'ALTRA CREPA

10.12.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
UN'ALTRA CREPA
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Tra le cronache della gara di Reggio Emilia ci sono anche quelle su una contestazione dei tifosi tornata tambureggiante. Quasi tutto il secondo tempo è stato scandito dai cori degli oltre mille del Mapei, tornati sul piede di guerra nei confronti di proprietà e società. Se nel primo tempo ha probabilmente prevalso la speranza che prima o poi l’undici viola si scuotesse dal torpore, dopo l’intervallo è come se i tifosi non vedessero più i margini di una ripresa che effettivamente non c’è stata. Prima Duncan poi l’ex Babacar hanno affondato superando Lafont nel giro di poco. 

E’ stato più o meno in quel momento che si è manifestata una nuova crepa, fino a oggi inedita. Quella con la squadra, finita nel mirino mentre sul campo stava accadendo di tutto. Non è sfuggita nemmeno l’immagine di Chiesa e Simeone che chiedevano incitamento, dopo il gol del Cholito, a quella curva che poco prima aveva gridato basta per l’uno-due incassato dal Sassuolo. Alla fine la Fiorentina ha riacciuffato il pareggio, con un’indubbia reazione morale e caratteriale che ha il suo valore, ma restano oltre settanta e passa minuti fin troppo dimessi al cospetto di un Sassuolo che arrivava da tutte le parti. 

Dev’essere stato anche per questo che al fischio finale, quando la squadra si è avviata al giusto saluto ai tifosi, si è formata l'altra crepa tra curva e giocatori. Un qualcosa di mai avvenuto nelle ultime due stagioni e che anzi fino a ieri appariva ipotesi remota. Il sostegno del resto non è mai venuto meno nonostante risultati deludenti che oggi si allungano a otto sfide senza vittorie. Nel dopo gara Pioli ha fatto riferimento all’impegno, che certo non è mancato nel finale rocambolesco, ma che non si è accompagnato all'organizzazione per oltre un tempo e mezzo. E in effetti osservando la classifica è abbastanza naturale comprendere il malumore della tifoseria.