PJACA, Il croato e le sue ombre. Questa settimana...

29.01.2019 20:00 di Dimitri Conti Twitter:    vedi letture
PJACA, Il croato e le sue ombre. Questa settimana...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Ormai lo si può dire con quasi la più totale delle certezze, salvo ribaltoni attualmente tutt'altro che prevedibili: Marko Pjaca rimarrà a Firenze, almeno fino a giugno. L'attaccante, il cui cartellino è ancora di proprietà della Juventus, ha deciso qualche giorno fa, quando è stato messo davanti alla possibilità di andarsene e di raggiungere Genova, dove lo aspettava a braccia aperte un ex viola come Cesare Prandelli che aveva appena dovuto fare a meno di Piatek. Ma alla fine non si è fatto più nulla, con Pjaca determinato a puntare le sue fiches su una affermazione in maglia viola.

Significativo che ciò sia avvenuto dopo una prima parte di stagione che definire non esaltante la rappresenterebbe in modo quasi eufemistico. A referto si ritrova soltanto un gol, da due passi, ed un assist che a rivederlo assume notevoli tratti di involontarietà, entrambi peraltro arrivati nella stessa gara, quando i viola rifilarono un comodo 3-0 alla SPAL tra le mura amiche del Franchi. Inutile dire che la tifoseria si aspettava molto di più da lui, arrivato come un colpo da novanta ma soprattutto come nuovo numero 10.

Ciononostante Pjaca non demorde, pur essendo ben conscio che con l'arrivo di Luis Muriel gli spazi per lui si siano ristretti con grande evidenza. E in tal senso questa settimana, cominciata con la vittoria in casa del Chievo nella quale si è però limitato a guardare i compagni seduto in panchina, potrebbe essere già importante per capire la sua condizione attuale nella rosa. Con tre partite nell'arco di sette giorni infatti Pioli avrà la necessità, che in un certo senso può essere vista pure come un'occasione, di ruotare alcuni interpreti. Difficile che domani il croato possa essere preso in considerazione (più realistica l'ipotesi Mirallas, invece) ma quella di domenica pomeriggio a Udine potrebbe essere l'occasione per provare a far cambiare idea al suo tecnico sulle gerarchie del reparto offensivo. Altrimenti, se non dovesse essere così, sarebbero segnali tutt'altro che positivi per un giocatore che al momento è solo l'ombra di se stesso, e di quel che doveva essere realmente. Ora quelle ombre deve combatterle, ma ha deciso di farlo a Firenze: una scelta tutt'altro che banale, che racconta un calciatore caratterialmente chiuso, ma determinato. Pagherà? Riuscirà a rilanciarsi in viola? Ai posteri l'ardua sentenza.