ITALIANO GIÀ IN CLIMA CREMONESE. E QUANTE SIMILITUDINI CON ALVINI

09.08.2022 00:00 di Luciana Magistrato   vedi letture
ITALIANO GIÀ IN CLIMA CREMONESE. E QUANTE SIMILITUDINI CON ALVINI
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Mancano 5 giorni all’inizio del campionato ed oggi pomeriggio la Fiorentina torna a concentrarsi sulla nuova stagione dopo aver staccato mentalmente e fisicamente per qualche ora. Ma per Vincenzo Italiano la sfida con la Cremonese è già iniziata ieri sera visto che era con Burdisso al Mazza dove la squadra di Alvini era impegnata nella gara di Coppa Italia vinta contro la Ternana. La differenza di valori in campo domenica sarà tanta, i grigiorossi saranno anche più stanchi vista la gara di ieri sera ma ad Italiano non basta e per questo ha voluto osservare dal vivo la prima uscita ufficiale della sua avversaria, carpendone pregi e difetti.

Il suo antagonista non è un giovane come lui, ma Alvini ha sulle spalle una carriera ventennale nelle serie minori; la Cremonese è la sua prima esperienza in A voluta così tanto da stracciare il rinnovo appena firmato con il Perugia, un po’ come fece Italiano con lo Spezia. Con la Fiorentina una ‘passione’ giovanile da fucecchiese venuto più volte al Franchi. Un amore non ricambiato quando il club viola dei Della Valle voleva prendere il Tuttocuoio come seconda squadra volendolo far fuori a favore di un proprio tesserato. Il club pisano preferì Alvini alla Fiorentina e dunque non se ne fece nulla.

Verità o leggenda sta di fatto che il tecnico toscano alla fine il suo percorso lo ha fatto lo stesso, i giocatori lo seguono apprezzandone anche le stranezze (basta guardare un allenamento per credere), le sue squadre giocano un calcio piacevole e propositivo e sanno reagire ai momenti difficili, come quando la Ternana ha rimontato in pochi minuti il doppio svantaggio, segnando subito il terzo gol che ha evitato il dramma. I difetti ci sono certo, perché come tutte le squadre propositive sono spesso vulnerabili soprattutto quando non hai campioni in rosa ma Alvini cerca di sopperire con l'organizzazione e il lavoro, così come fa Italiano. Un altro punto in comune tra due tecnici pur così diversi infatti è proprio il non voler lasciare nulla al caso ed Italiano era lì per quello, per studiare da vicino un'avversaria facile solo apparentemente e per essere concentrato su di essa al 100 per cento, come chiederà di fare da oggi ai suoi ragazzi.