COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI

26.09.2017 00:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI
FirenzeViola.it
© foto di Insidefoto/Image Sport

Portiere e attaccante, per pura fisica, sono da sempre agli opposti. Il primo obbligato tra i pali e chiamato a rispondere sempre e comunque d'istinto, il secondo che spesso si ritrova a combattere da solo contro un intero reparto difensivo. E anche in casa Fiorentina, mai come in questo momento, portiere e attaccante si ritrovano agli antipodi. Sportiello assoluto protagonista della gara contro la sua ex squadra, Simeone il cui score in campionato resta ancora a quota 1 gol dopo sei giornate. 

Due facce della stessa medaglia, quella di una squadra viola a caccia di stabilità e sintonia fra i tanti nuovi giocatori arrivati in estate. Solo che, col tempo, Sportiello sembra ritrovare le certezze di qualche mese fa infilando la prima vera prestazione monstre mentre Simeone resta metaforicamente al palo. Costretto alla guerra solitaria con i difensori avversari e senza che, là davanti, arrivino troppi palloni giocabili. 

E' il sistema di gioco, in altri termini, a fare la differenza tra il momento di portiere e attaccante. E se Sportiello trae i primi benefici di una fase difensiva completamente ricostruita da Pioli, per il "Cholito" Simeone tutto resta maledettamente difficile. Con il terzetto offensivo alle spalle che, ancora, non riesce a rifornirlo a dovere e con i centrocampisti che non riescono ad avviare con troppa facilità la manovra offensiva.

Urgono diversivi, in pratica, per non abbandonare a sè stesso Simeone e fare in modo che possa giocare più palloni, ma più in generale per rendere la Fiorentina più pericolosa e più incisiva sotto porta. Il pari con l'Atalanta ha messo in mostra una squadra sì in crescita, ma ancora alle prese con una fisionomia definitiva da mettere sul terreno di gioco. E con uno Sportiello che ha fornito le prime garanzie, consentire a Simeone di prendere fiducia sarebbe la migliore chiusura del cerchio.