GENOA, Milito e tutti i pericoli del Grifone
La Fiorentina affronta il Genoa con l´obbligo di portare a casa i tre punti, per riprendere il percorso dopo la brutta sconfitta di Roma contro la Lazio, «forse la peggior partita di una mia squadra da quando faccio l´allenatore» ha detto Prandelli. Per una volta, probabilmente, le motivazioni e l´atteggiamento conteranno più dell´aspetto tattico che, in ogni caso, non sarà certo irrilevante, vista la grande organizzazione mostrata finora dalla formazione di Gasperini, squadra che si presenterà al Franchi col 3-4-3, modulo considerato dai più fuori moda, però molto amato dal tecnico genovese.
Casa-fuori
In realtà le due squadre hanno finora un andamento simile fra gare interne ed esterne. Entrambe hanno perso i due confronti giocati in trasferta non riuscendo a mostrare le stesse caratteristiche evidenziate al Franchi e a Marassi. In questo caso il problema potrebbe essere soprattutto del Genoa, abituato a giocare a grande ritmo e nella metà campo avversaria davanti al proprio pubblico e non in grado di ripetersi fuori. E se il ritmo si abbassa le non eccelse qualità tecniche della squadra evidenziano qualche limite.
Esterni
Fino a questo momento hanno fatto le fortune del Genoa. Grande interscambiabilità, corsa, dinamismo e velocità sia a centrocampo che nel tridente, queste le caratteristiche dei vari Marco Rossi, Mesto, Modesto, Sculli, Jankovic, Gasbarroni. Chiunque giochi sa perfettamente qual è il suo compito e riesce a fare bene entrambe le fasi di gioco.
La Fiorentina dovrà fare molta attenzione sulle corsie laterali.
Difesa a tre
Va affrontata sfruttandone i lati deboli. La Fiorentina dovrà cercare di far circolare velocemente la palla in mezzo al campo, con cambi di gioco che possano sfruttare il lato scoperto degli avversari, ovvero la fascia opposta a quella dove si svolge l´azione. Utile, a questo proposito, il calcio di Montolivo, sempre che in questi due giorni abbia recuperato un po´ di condizione.
Milito
E´ il capocannoniere del campionato e l´unico terminale offensivo della squadra di Gasperini. Bravo quando gioca con le spalle alla porta, anche capace di segnare gol da opportunista ma, per caratteristiche, appare più adatto ai difensori viola di quanto, per dirne due, non lo fossero Lavezzi o Zarate.
Centrocampo
Quello viola deve da subito acquisire la supremazia, togliendo spazio a Milanetto in fase di costruzione e attaccando alto. In questa zona del campo saranno i viola a dover fare la gara, a cercare di non far uscire il Genoa bloccando il più possibile le iniziative, a impedire ai rossoblù di sviluppare il proprio gioco sulle corsie.