TORRES, Sogno di diventare anche io uno Scouser
Questa la bella intervista rilasciata da Fernando Torres al sito ufficiale del Liverpool. "Qui mi sento a casa, dal primo giorno che sono arrivato sino ad oggi ho visto Anfield come casa mia. Mi sento davvero uno di Liverpool. Sono stato in tutti i posti turistici, come la casa di John Lennon, il museo dei Beatles, le chiese: nel primo mese ho girato tutta la città con gli amici. Anfield? Credo sia il posto più bello di tutta l'Inghilterra, anche se con la famiglia stiamo spesso nell'Albert Dock, splendido per camminate e chiacchierate. E' bello quando le persone mi riconoscono e mi incitano, mi chiedono del Liverpool ma anche di affari personali. I tifosi dell'Everton? Sinceramente, devo dirgli grazie, mi hanno sempre trattato bene, a differenza di quelli del Real: giocavo all'Atletico ed a Madrid non piacevo sulla sponda opposta... Qui le persone sono differenti, a Madrid non c'è grande rispetto, non puoi fare le cose che fanno anche le persone normali. A Liverpool posso andare al supermercato, a bere dove voglio e la qualità della vita è migliore.
Sono una persona normale qui. Sin dal primo giorno, la società mi ha dato libri e dvd sulla storia del Liverpool e sono orgoglioso di giocarci perché è un club con grande storia. Il dialetto scouse? All'inizio era incomprensibile, ora sto iniziando a capirlo. Alcuni dei miei compagni hanno figli e parlano con un forte accento scouse: spero che, in futuro, lo faranno anche i miei. Gerrard? Con lui ho una bellissimo rapporto professionale. E' uno dei migliori al mondo e per lui vivere la città magari non è semplice, perché tutti lo riconoscono... E' un compagno di squadra fantastico, oltre che una persona straordinaria ed un capitano unico. Segnare ad Anfield? Stupendo, soprattutto davanti alla Kop. Quando canta il mio nome è un'emozione unica, spero di sentire i cori per me ancora tante e tante volte in futuro qui a Liverpool".