MUNOZ, Stimo molto Batistuta
Tanto deciso e determinato in campo, quanto disponibile fuori. Di Ezequiel Munoz colpiscono sempre i modi pacati ed educati. In campo ferma avversari come Toni, Gilardino e Crespo con la naturalezza e il senso della posizione di un veterano. Fuori dal campo il "Chiqui" ha sempre una parola gentile per tutti e discute volentieri delle sue prestazioni e di quelle di un Palermo che sta diventando sempre più "suo".
A Lecce è arrivato un successo importante per il morale e per la classifica.
"E' una vittoria che ci ha dato grande fiducia - spiega il centrale argentino - prima dell'incontro sapevamo che avremmo affrontato un avversario affamato di punti. E poi in serie A tutte le squadre in casa si esprimono sempre su grandi livelli. Il primo tempo ha confermato che si trattava di una partita non semplice, nella ripresa abbiamo giocato "da Palermo" ed abbiamo conquistato tre punti davvero importanti. Per la classifica, certo, ma soprattutto per il morale. Averli conquistati in rimonta ci ha dato grande forza e consapevolezza delle nostre potenzialità".
La rimonta è iniziata dai gol di due tuoi grandi amici. Quanto sei contento per Pastore e per Hernandez?
"Sono davvero felice per il rientro di Abel. E' un giocatore straordinario e lo ha dimostrato ancora una volta domenica. Penso che miglior ritorno per lui non potesse esserci. Da qui alla fine del campionato ci darà una grossa mano. Sul "Flaco" credo che ormai ci sia poco da dire: è stato eccezionale come sempre, le sue doti sono sotto gli occhi di tutti".
Tra le tue doti c’è la duttilità. Una caratteristica fondamentale nel calcio di oggi.
"Intanto dico che io e i miei compagni siamo sempre a totale disposizione del mister. Se avrà bisogno che io giochi in un ruolo diverso da quello di centrale difensivo, sarò felice di farlo. Peraltro da terzino ho già giocato sette partite con la maglia del Boca Juniors e ho giocato l'intero torneo Panamericano under 17 a destra con la nazionale argentina. Non sarebbe dunque affatto un problema, né una novità per me".
Hai già fermato nel corso del torneo grandi campioni, tra i quali Gilardino. Come si ferma un attaccante come il numero 9 viola?
"Con grande attenzione. Lui è un attaccante davvero bravo e pericoloso in area di rigore: quello tra la nostra difesa e l'attacco della Fiorentina sarà di certo un bel duello. I viola sono una ottima squadra, non sarà una partita semplice. Ma giochiamo al "Barbera" e i tre punti per noi sono fondamentali. Siamo pronti, daremo il massimo per vincere come sempre".
Chiudiamo con una sorta di "amarcord". Come te, un simbolo della Fiorentina ha iniziato con la maglia del Boca prima di esplodere in Italia: Gabriel Omar Batistuta.
"Ho sempre seguito le sue prestazioni - racconta Munoz - in Italia lui ha fatto grandissime cose. Penso che ancora oggi venga ricordato in tutto il mondo come un grande attaccante. Non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, ma lo stimo tanto”.