MORRONE, Adesso arriva il difficile
“Pure due anni fa avevamo qualcosa in più di altre squadre, poi abbiamo visto com’è finita. Certo stare lassù fa piacere, ma adesso abbiamo una serie di partite che giochiamo una alla volta ma che sono anche molto difficili: Fiorentina, Genoa, Napoli, Roma. Tutte squadre di alta classifica che ci diranno di quale pasta siamo fatti”. Capitan Morrone ritorna sulla classifica e sui fatidici 40 punti, assicurando come sia necessario avere i piedi per terra e come sia importante aver fatto venti punti che serviranno poi per i momenti difficili.
Venti punti dopo un terzo di campionato, se lo aspettava?
“No, anzi dopo il precampionato difficile eravamo preoccupati. Ci godiamo questo momento, con i piedi per terra perché sappiamo che il campionato è difficile”.
Dopo qualche esperimento tattico, è tornato nella sua collocazione solita…
“Non c’è problema: mezz’ala, trequartista, davanti alla difesa. Tutti noi dobbiamo assicurare piena disponibilità e dare il 101 per cento alla causa”.
Ora sono rientrati anche Biabiany e Mariga. Si rinfoltisce il centrocampo…
“Più siamo e meglio è. Questo gruppo ha dimostrato che chiunque è sceso in campo non ha mai demeritato e ha giocato sempre per il bene del Parma. Le scelte dell’allenatore le condividiamo in toto”.
E la Fiorentina?
“E’ una squadra che da anni è al top a livello nazionale e internazionale. Noi punteremo all’impresa, sulla scia dell’entusiasmo, e speriamo di mettere in difficoltà questa grande squadra. Mi chiede se firmerei per il pareggio? Mai, la mentalità acquisita l’anno scorso è quella di andar vincere dappertutto e la stessa voglia ce la portiamo quest’anno in serie A”.
Guardando i moduli con cui siete andati in campo, la difesa a tre vi ha garantito ben 13 punti. Un caso o è il sistema di gioco migliore?
“Le prime quattro partite giocate con il modulo a quattro sono andate bene. E’ altrettanto vero però che il modulo a tre lo abbiamo ormai collaudato e riusciamo ad interpretarlo tutti e bene. Poi è il mister che valuta come mettere in difficoltà l’avversario.”.
Questo Parma vale più della salvezza?
“Pure due anni fa avevamo qualcosa in più di altre squadre, poi abbiamo visto com’è finita. Certo stare lassù fa piacere, adesso abbiamo una serie di partite che giochiamo una alla volta ma che sono anche molto difficili: Fiorentina, Genoa, Napoli, Roma. Tutte squadre di alta classifica che ci diranno di quale pasta siamo fatti”.
Ma adesso va meglio di due anni fa…
“Siamo molto uniti e chi va in campo dà qualcosa in più anche per chi è in panchina. Certo adesso stiamo raccogliendo i frutti di tanto sacrificio e chi è rimasto può dire di aver fatto bene”.
Lei all’inizio della stagione, nelle formazioni sui giornali, non c’è mai. Poi è sempre quello che gioca di più…
“E’ vero, capita sempre. Però anche quando ho giocato di meno ho cercato di dare il mio contributo mettendo il 101 per cento. Comunque sono sincero: giocare tanto fa piacere, anche perché vuol dire essere un punto di riferimento per i giovani e per tutta la squadra”.