MALESANI, Era meglio non incontrare ora i viola
Alberto Malesani non vuol parlare di questioni societarie, meno che mai di mercato. Anche se l'incontro con Mezzaroma c'è stato.
"Lo confermo – spiega l'allenatore bianconero –, mi ha voluto conoscere. Qua mi fermo. Già da tempo ho dato i miei consigli, perché di consigli si tratta, alla società, cui spettano poi le decisioni finali. C'è già abbastanza confusione preferisco concentrarmi sul lavoro quotidiano. Sono un uomo di campo, per me contano i fatti non le parole". L'attenzione del mister e dei suoi ragazzi è rivolta tutta al derby di mercoledì. "Mi aspetto una bella partita – sottolinea –, aperta. Spero di rivedere la squadra di Palermo, il miglior Siena della mia gestione, competitivo, pronto, sveglio. Voglio vedere la stessa voglia di lottare, di stare in campo, senza guardare agli avversari. Il fatto che noi vediamo da un periodo travagliato, con le dirette concorrenti che centrano risultati incredibili come il Catania con la Juve e che la Fiorentina sia al top non deve diventare un alibi. Noi non abbiamo scuse. Ho visto comunque bene i ragazzi in questi giorni: dal punto di vista dell'impegno non posso rimproverare niente a nessuno. Hanno lavorato anche durante la sosta e hanno ripreso tutti molto bene". Il valore dei viola è però indiscutibile. "La Fiorentina, giocando anche in Champions e centrando gli ottavi, ha fatto qualche passo falso in campionato – dice Malesani –, ma noi l'affrontiamo riposata. Carica di energia. sarebbe stato meglio incontrarla in un altro momento. I viola sono una squadra di alta classifica, da sempre impegnata a inseguire una delle prime quattro posizioni".
"Prandelli – aggiunge il mister della Robur –, è un tecnico che non lascia niente al caso, molto attento: in genere si affida a uno o due sistemi di gioco e non credo che qua a Siena stravolgerà il suo assetto tattico". In casa viola scalpita anche il nuovo arrivato Felipe. "Lo conosco benissimo – dichiara –, l'ho avuto all'Udinese. Prima dell'infortunio era ricercato da squadre come Barcellona e Juventus. Ora bisogna vedere come ha superato le sventure fisiche. Rimane comunque un grande giocatore". Dall'altra parte, il Siena ha ritrovato Reginaldo e il suo capitano, Vergassola. "Sono contento di averli a disposizione – conclude Malesani –. Reginaldo lo sto provando basso perché nel ruolo di esterno destro di difesa ho al momento poche alternative. Lo alleno lì, perché non mi piace lasciare niente al caso. Rossettini e Parravicini stanno migliorando: il loro rientro è ancora lontano, devono riprendere confidenza con la palla e con il campo, ma i segnali che arrivano sono positivi".