L.ENRIQUE, Occhio viola, vogliamo la Tim Cup

10.01.2012 12:14 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Tmw
L.ENRIQUE, Occhio viola, vogliamo la Tim Cup
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

In conferenza stampa ha parlato l'allenatore della Roma Luis Enrique, in vista della prossima sfida di campionato contro il Catania sabato sera.

"Non cambierà nessuna cosa per quanto riguarda la mentalità, non ci disturba questa competizione è molto stimolante. Dopo l'allenamento di oggi, vedremo come si trovano i calciatori per fare la migliore squadra per andare a vincere questa partita che per noi è stimolante".

Sul gesto di James Pallotta che si è lasciato cadere in piscina tutto vestito. Un uomo di questo spessore con i suoi gesti, soldi, cosa può dare alla Roma?
"Credo che sia importante quando lui è stato qui, sentire dalla sua voce che cosa vuole e sapere come vede lui la Roma. Ieri ha fatto una riunione con calciatori, con lo staff e con i dirigenti e con tutti i lavoratori della società, penso che sia importante che tutti sappiano quale è la strada e dove andiamo. Il gesto che ha fatto spiega un po' come lui è, una persona ottimista che ha tanta voglia di fare del bene qui a Roma, è stato un gesto simpatico".

Pjanic, si aspettava che si integrasse così velocemente?
"Si me lo aspettavo perchè l'ho visto prima giocare e sapevo delle sue grandi qualità, ma è normale che ci siano giocatori con più peso specifico, io spero che siano tanti. Spero che ognuno veda il proprio compagno fare un buon lavoro, perchè questo ti invita a fare altrettanto e penso che lui può essere un bel esempio di quello che cerchiamo. Ci sono tanti giocatori che fanno un lavoro interessante nel piano anche difensivo che non è molto visibile, ma che importantissimo per il rendimento della squadra. Non guardo mai l'età è quello che fai dentro il campo e quando ti alleni che è importante".

Come sta Bojan?
"Oggi è importante vedere come si cercano due giorni dopo la partita i giocatori sono ancora stanchi e devo parlare con tutti e vedere come si allenano oggi. Sicuramente la formazione che metterò in campo domani sarà quella che io considero sia la scelta migliore per la partita, non bado a cambiare nessuna cosa, la mentalità è sempre la stessa. La squadra deve sapere che ha l'opportunità di giocare e rappresentare la società ed una volta che ti metti la maglia della Roma devi essere al 100%. La vedo così".

Ambizioni: è una squadra da podio?
"Non lo so, fino a qualche tempo fa erano molto diversi i discorsi, noi allenatori dipendiamo molto dai risultati, l'atteggiamento della squadra mi è piaciuto anche a Firenze a me. Quello che vedo mi da fiducia e mi aspetto che la squadra continui a migliorare, ed a vedere che con quel modo di giocare ti consentirà innanzitutto di vincere contro la squadra avversaria e poi di farlo anche in modo piacevole, per loro stessi e per i tifosi. La classifica la vedremo in tranquillità".

Kjaer e Borini?
"Kjaer sta fancendo l'allenamento in un modo incredibile e Borini, sapete che mi piace tantissimo, sta, ma non voglio rischiare anche se ha tanta voglia, sono un po' impaurito, dalla lesione muscolare, non voglio rischiare. Non lo so forse può giocare. Domani".

Coppa Italia è un trofeo a cui si può ambire?
"Si perchè no, con il calendario che abbiamo visto non sarà facile, per la mia mentalità non posso pensare a quello che succederà, mi preoccupo di questa partita".

Con l'utilizzo dei giovani la Roma si ritrova spesso con molti romani in campo, per lei è importante che la squadra abbia questa identità romana o è una cosa che lascia un po' il tempo che trova questa soluzione?
"E' importante conoscere il ruolo e la storia della tua società,di quello che stai rappresentando, ma con questo calcio moderno è quasi impossibile, è difficile, ma c'è sempre la possibilità di prendere i calciatori dal vivaio, che sanno esattamente che cosa significa giocare con la maglia della Roma e che hanno ovviamente qualità, può essere importante. Non so se i tifosi pensino che sia meglio se uno è romano o no, quello che vogliono alla fine è veder giocare la squadra ad un grande livello e vincere soprattutto".