BERGODI, Il Franchi mi porta bene ma domani è dura
Dal ritiro di Firenze l'allenatore del Pescara, Cristiano Bergodi, prepara l'ultimo allenamento per i biancazzurri. Prova la squadra, mischia un po' le carte visto che deve fare i conti con tante defezioni anche se nel pomeriggio è arrivato anche Vukusic che dà un'occasione in più all'attacco pescarese.
"Mi piace vedere lavorare questo gruppo - ha detto Bergodi -. Mi piace vedere la rivalità sana e seria, che lottino per guadagnarsi il posto e per alzare il livello di allenamento".
"Domani non sarà assolutamente una partita facile, ma noi non abbiamo nulla da perdere se non il non provarci. Nessuna squadra è imbattibile e senza punti deboli: dobbiamo iniziare a prendere punti importanti e vogliamo iniziare da subito. Con una squadra come la Fiorentina dobbiamo cercare di sfruttare gli spazi che ci concederanno, è una squadra rivelazione perché gira bene la palla, hanno una fase offensiva incisiva, ma tutti i reparti partecipano a ciascuna azione. Diciamo che esce decisamente fuori dal prototipo di squadra italiana, ma si avvicina molto al calcio spagnolo".
Bergodi, che da calciatore non ha mai incontrato Montella, scherza, però, sui suoi precedenti al Franchi: "Nel 1994 quando giocavo con La Lazio sono entrato dalla panchina dopo che eravamo rimasti in inferiorità numerica e il mister tolse un attaccante e mi buttò dentro. Calcio piazzato di Signori e mio colpo di testa al 94' che ci ha fatto evitare una sconfitta. E poi all'attivo ho anche un pareggio Florentia-Imolese in c2 nel 2002/2003...".