ALLEGRI, Si gioca il futuro su Ronaldinho

19.11.2010 07:21 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Luca Serafini per MilanNews.it
ALLEGRI, Si gioca il futuro su Ronaldinho
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

La lungodegenza di Pato e Inzaghi sta costringendo il Milan a tornare sul mercato a gennaio, con una certa urgenza. Gli attaccanti a disposizione di Allegri restano per i prossimi 2 mesi Robinho, Ibrahimovic e Ronaldinho. Il rientro di Pato non sposterà i termini dei problemi, visti gli scarsissimi margini di sicurezza che il Papero offre in termini di integrità. Serve, eccome, una punta. L’idea Borriello non è affatto campata in aria: la società rossonera non vorrebbe correre altri rischi di integrazione tipo Huntelaar, gradirebbe uno come il napoletano che già conosce l’ambiente e tornerebbe caricato a molla. Il fatto che il romanista non potrebbe giocare la Champions non è un grave ostacolo: l’obiettivo primario resta lo scudetto, dunque… Il problema è naturalmente la Roma: il 31 agosto in termini di abbondanza fu il Milan a fare un favore a Rosella Sensi, oggi che il club capitolino ha recuperato Vucinic, Totti e Adriano oltre ad aver definitivamente consacrato Menez, potrebbe anche accettare una soluzione tipo Matri o Rolando Bianchi. Ovviamente i problemi di Cagliari e Torino possono condizionare i discorsi successivi. Qual che è certo, è che la soluzione di gennaio non potrà essere ragionevolmente una soluzione di “prima fascia”: i discorsi legati a Benzema e Balotelli sono troppo complessi per poter essere affrontati in così breve tempo.
Fatto sta che in questa fase, con la penuria di attaccanti che lo ha colpito, Massimiliano Allegri dovrà essere molto bravo e attento nella gestione di Ronaldinho. I discorsi (pubblici) legati al rinnovo del contratto del brasiliano lasciano il tempo che trovano: Galliani, da dirigente esperto e navigato, è abituato a dire una cosa ai giornali mentre ne fa un’altra.

Sappiamo tutti bene quanto Berlusconi consideri primaria l’immagine rossonera legata alla sua unica icona internazionale di oggi, Ronaldinho appunto, dunque sappiamo anche come il suo futuro (al Milan) sia eccome prezioso per via Turati, o per Arcore se preferite. La discussione riguarda semmai il suo utilizzo: tutti gli opinionisti dei maggiori quotidiani e canali tv hanno colto, nella vittoria del derby, un segnale di svolta: il Milan si affida ai muscoli più che alla fantasia. In una gara in cui non c’erano Pato e Inzaghi e nonostante questo la squadra abbia dato nel primo tempo un’immagine di superiorità schiacciante nei confronti dell’Inter, la ripresa – anche prima dell’espulsione di Abate – ha registrato un atteggiamento attendista, difensivista, prudentissimo senza che a Ronaldinho sia stato concesso neppure un minuto. Detto che comunque dopo 3 sconfitte più o meno umilianti, il Milan è tornato a vincere il derby, è primo lanciatissimo in classifica e ha scavato un solco di 6 punti tra sé, l’Inter e la Juve, bisogna prendere atto del cambio di rotta e dell’umore che questo genera nel Presidente.
Noi pensiamo che con 4 difensori e 3 centrocampisti muscolari, al fianco di Ibrahimovic e Seedorf o Pirlo, possa serenamente giocare Ronaldinho, aggiungendo un po’ di qualità invece della corsa perpetua di Robinho. In assoluto, al di là della nostra opinione, conta quella di Berlusconi che la formazione la farebbe partendo da Ronaldinho e poi scegliendo gli altri 10. Fino a quando i risultati supporteranno Allegri (che ha vinto molte partite, prima di Madrid, anche con Ronaldinho in campo, giusto per rinfrescare la memoria), Berlusconi abbozzerà. La nostra impressione è che i risultati in campionato conforteranno Allegri per molto tempo, almeno fino a maggio. Dopo di che, vedremo. Quale sarà il suo futuro e quale sarà quello di Dinho.