ALLEGRI, Cinque mesi dopo il possibile esonero
Era l'11 novembre scorso quando al termine della partita persa per 3-1 a San Siro contro la Fiorentina, il Milan valutava l'esonero di Massimiliano Allegri. E' uno dei punti più bassi toccati dal tecnico livornese da quando è alla guida dei rossoneri. Le voci dei possibili sostituti si rincorrono, Max è sempre più in bilico, la sua panchina traballa come non mai. La società però sceglie di concedergli fiducia e lui dalla gara successiva, 2-2 in casa del Napoli, comincia la lenta risalita verso i vertici della classifica fino ad arrivare ad oggi, 5 mesi dopo, a giocarsi l'accesso alla Champions League. "Quando dopo la sconfitta con la Fiorentina ho parlato col presidente e la società, ho detto quello che pensavo della situazione e mi hanno ascoltato, dandomi fiducia - ricorda in conferenza stampa -. Come dicevo tempo fa, a febbraio saremmo stati in una posizione diversa. Ora lo siamo ma dobbiamo solo pensare a lavorare per centrare l'obiettivo".
Sono stati mesi difficili dove al minimo errore Allegri è stato messo in discussione. L'ex mister del Cagliari ha dovuto ingoiare bocconi amari e lavorare parecchio per riconquistare la fiducia della piazza. Non quella dei giocatori che invece hanno sempre creduto in lui e lo hanno seguito in questa pazza rimonta. Accanto a lui c'è sempre stato Adriano Galliani che lo ha salvato in più di una circostanza, anche quando la soluzione più facile e scontata sembrava l'esonero. Ed ora che dopo 5 mesi il Milan insieme al suo allenatore è arrivato a giocarsi la Champions, l'amministratore delegato milanista non vuole perdere il tecnico per la prossima stagione: "La società e Galliani mi hanno dato sempre fiducia - ribadisce Allegri -. Ma del mio futuro non ha senso parlarne ora. Dobbiamo solo pensare a quello che faremo fino all'ultima giornata e poi ho un contratto fino al 2014".