MONTELLA, Domani sarà dura, sul mio addio dico...

24.09.2016 14:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MONTELLA, Domani sarà dura, sul mio addio dico...
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Queste le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Fiorentina: 

Sulla gara con la Fiorentina: "Siamo concentrati su questa gara difficile, forse più complicata rispetto a Lazio e Samp, difficoltà alta e dobbiamo essere pronti, possiamo vedere quanto la squadra stia crescendo".

Sul Milan giovane: "Un allenatore è contento a prescindere di vincere, se poi lo fa con i giovani allora si è molto fieri, e deve esserlo anche i club. L'allenatore poi può sfruttare questa base di giovani e portarli avanti".

Sul gioco: "La presunzione è dare qualcosa in più a livello di gioco, sono ottimista perchè genere anche energia ai giocatori. Ero, sono e sarò ottimista".

Sulle parole di Borja Valero: "Ci siamo tolti insieme tante soddisfazioni, è stato il simbolo della squadra che allenavo, c'è un grande rapporto"

Su Bacca: "Se ha più collaborazione può esprimersi meglio, negli ultimi 30 metri devono avere libertà di interpretazione ma devono essere anche posizionati nel modo giusto. Sta crescendo molto come gli altri ragazzi".

Su Firenze: "Ritorno volentieri, poi dopo mi fermo anche in città a prescindere dall'esito della gara. Sono legato alla città, ho tanti amici. Sono felice di ritornarci".

Su Bertolacci: "Rispecchia le caratteristiche giuste per stare nel nostro contesto purtroppo l'infortunio è lungo, nelle prime settimane stava crescendo. E' un'assenza che dispiace, nella prossima settimana, lui Mati e Zapata faranno ulteriori controlli".

Su Calabria: "Giovane importante, è stata una scelta condivisa con la società di trattenerlo perchè ha grosse potenzialità, nonostante la concorrenza sulle fasce".

Sugli acquisti: "Gomez ha giocato, Sosa ha giocato, Pasalic no perchè si sta allenando con continuità ma veniva da 5 mesi in cui aveva giocato poco".

Sul congedo a Firenze: "Mi è dispiaciuto molto perchè penso di essere stato corretto con la società. Sapendo le capacità di investimento e di strategie per il futuro mi sono sentito di andare via. Però sono stato sincero, per me era finito un ciclo con la Fiorentina. Credo che bisogna essere motivati per allenare una squadra e io non ero in quelle condizioni. C'è stato un rapporto splendido a Firenze".

Sulla campagna acquisti: "A Firenze il primo anno cambiammo 18 giocatori, ma alla società interessava riconquistare i tifosi attraverso il gioco, al Milan sono molto motivato, sono felice di lavorare con questi calciatori, per me è stimolante".

Sulla partenza brutta con la Lazio: "Non è stato un discorso tattico, quindi direi solo l'approccio mentale, scarsa fiducia nei propri mezzi. Poi pian piano abbiamo fatto la gara che avevamo preparato".

Sul turnover: "Abbiamo iniziato da poco e non c'è miglior allenamento della partita. Poi a livello fisico dico che a questi livelli i giocatori possono fare tante partite consecutive, soprattutto se giovani. E' importante quindi il ripristino mentale per stare al meglio anche fisicamente".

Su Niang: "Sta facendo grandi cose e può fare di più. Deve imparare a gestire i momenti, capire quando deve fare una giocata o quando deve tenere palla per far salire la squadra".

Sulle due gare vinte consecutivamente: "Quando fai partite di alto livello, come è successo nelle ultime due, c'è la preoccupazione che l'avversario sia superiore a livello tecnico ma devi essere bravo a livello mentale per avere un approccio alla gara di alto profilo".

Sull'attacco di valore Suso-Bacca-Niang: "Per età può essere uno degli attacchi migliori del campionato, sono giocatori che possono crescere ancora".