TRACCE DI UN GIRONE FA

19.04.2017 16:30 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
TRACCE DI UN GIRONE FA
© foto di Federico De Luca

Che cosa resta di quei 15’ giocati nella Scala del calcio che sembravano preludere all’esplosione di un nuovo enfant prodige viola? In quella fredda nottata, era il 28 novembre scorso, la vita di Joshua Perez inevitabilmente cambiò in un sol colpo: il ragazzino americano (ma di origine salvadoregna) abituato a svegliarsi ogni mattina alle 5:30 per correre attorno al Franchi e fanatico dei corsi telematici si trovò all’improvviso proiettato nel futuro, schiantato di petto nel calcio dei grandi da Paulo Sousa. Chiaro, il quarto d’ora scarso di San Siro non aveva certo illuso ma la sensazione che dopo Federico Chiesa la Fiorentina avrebbe presto potuto puntare su un’altra pianticella era una speranza radicata in tanti. E questo all’interno di una stagione già allora avara di emozioni che all’alba di un girone fa non lasciava presagire niente di favoloso. 

Il problema semmai, più per il giocatore e le sue speranze che per altro, è che da allora di Perez in prima squadra non si è più avuto traccia. O per meglio dire, al di là delle anonime convocazioni contro Palermo, Sassuolo, Genoa (il match di recupero a Marassi) e Lazio, dell’esterno a stelle e strisce in campo non si è più avuto traccia. Una scelta certo insolita, se si considera che nel match d’andata contro l’Inter - nel tentativo di rimontare un passivo che sembrava irrecuperabile - Sousa decise di gettare nella mischia proprio il baby Perez (appena diciottenne), preferendolo addirittura al più quotato ed esperto Mauro Zarate. Una scelta che già a suo tempo aveva fatto discutere ma che, come detto, lasciava in ogni caso ben sperare in vista del prosieguo della stagione.

Un’annata che però poi, al di là di qualche raro allenamento con la prima squadra a Campo di Marte, non ha più visto Perez tra i protagonisti. Con l’americano che, tornato fin da subito titolare nella Primavera viola di Guidi, da gennaio ad oggi si è reso autore di 5 reti e 3 assist nell’arco di poco meno di 1000’ giocati. Un rendimento decisamente alto che però pare non aver convinto fino in fondo Sousa a puntare nuovamente su Perez, che ancora oggi attende di ottenere una convocazione coi grandi che manca addirittura dal 17 dicembre. Sorge spontanea a questo punto una domanda: che senso ha avuto far esordire un calciatore così giovane per poi ricacciarlo quasi subito nell'anonimato?