TRA INCUBI E SPERANZE
Non ci voleva. Nemmeno il tempo di riabbracciare la coppia dei sogni, che il destino ci ha messo nuovamente lo zampino in negativo. Giuseppe Rossi salterà la prima partita della stagione contro la Roma, questa è l'unica certezza per il momento, ma il rischio è ben più alto. Infatti, dopo il comunicato di ieri diramato ieri dalla società viola (LEGGI QUI) è iniziata a circolare la voce di un possibile interessamento del menisco del ginocchio destro, un infortunio non gravissimo, ma comunque uno stop che tradotto in giorni più di un mese di pausa forzata. Non c'è niente di ufficiale ancora, ma l'umore del giocatore nella giornata di ieri e le parole del suo procuratore (LEGGI QUI) non aiutano certo a sperare in un semplice affaticamento.
La mamma e la fidanzata di Pepito si sono subito messe in viaggio per l'Italia, altro sintomo che l'umore del "Fenomeno" non è certo alle stelle. Ora lo attende un altro periodo di riabilitazione per cercare di smentire queste voci negative e tornare in campo il prima possibile, non certo il massimo per chi convive con gli infortuni da tre anni a questa parte. Montella ha dichiarato di non essere preoccupato, e questa può essere realmente l'unica notizia positiva, adesso occorrerà aspettare la prossima settimana per capire realmente cosa sia successo al ginocchio di Rossi.
Il numero 22 viola è perseguitato dagli acciacchi ma non si arrende perché sa che questo può essere l'anno buono per lui, per la Fiorentina ed anche per la Nazionale. a proposito di maglia azzurra: nei prossimi giorni Montella parlerà direttamente col nuovo ct Antonio Conte proprio della situazione di Rossi. Nulla dovrà essere lasciato al caso. La prima partita valida per le qualificazioni europee prevista a settembre probabilmente vedrà Rossi ancora fermo ai box (anche se l'infortunio non interessasse il menisco), poi però, lo stesso ex allenatore della Juventus vuole ripartire proprio dall'attaccante viola ma lo dovrà fare in accordo sia con il giocatore, che vorrebbe giocare sempre e comunque, che con la società, che comunque dovrà tutelare il suo patrimonio tecnico oltre che umano.
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