SQUILIBRIO EMOZIONALE

23.11.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SQUILIBRIO EMOZIONALE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Più che il turnover, la Fiorentina si è trovata spiazzata di fronte a un ottimo Empoli. Ottimamente messo in campo da Giampaolo, e in grado di tenere buoni ritmi di gioco limitando il pressing avversario. Di fronte ai viola, e nel bel mezzo di un arbitraggio tragicomico. Tanto che, anche in casa azzurra, c'è di che recriminare per la gestione Banti. Ma tornando alle vicende viola, serve andare oltre la semplice lettura della formazione.

Che certamente ha riproposto i dilemmi del turnover (incluso il bivio tra campionato ed Europa sul quale si è espresso anche ADV) ma che, ad esempio, contro il Frosinone aveva funzionato pressochè alla perfezione. Dunque nel pareggio di ieri al Franchi, materializzato dall'omaggio della squadra di Sousa dell'intero primo tempo, c'è soprattutto un approccio sbagliato alla gara. E anche la mancanza di punti di riferimento.

Quelli che i titolari di ieri non sono riusciti a costruirsi in quarantacinque minuti. E quelli che, invece, Kalinic e Bernardeschi hanno immediatamente restituito alla squadra in poco meno di venti minuti. Più che nelle scelte, vien da pensare che Sousa abbia peccato nel valore emozionale che ha concesso ad alcuni titolari, e risparmiato ai due uomini che hanno subito cambiato la partita con il loro semplice ingresso in campo. 

"Rivedendo il primo tempo cambierei formazione" è il mea culpa del tecnico a fine gara. Più che lecito, assolutamente nobile e in linea con il personaggio entrato nel cuore di Firenze. Resta però il rammarico, per due punti persi, pur con la consapevolezza di aver prima rimontato e poi sfiorato la vittoria. Tornare in campo a Basilea aiuterà a voltare pagina con rapidità dal primo tempo di oggi. Ma è chiaro che un'occasione è stata persa. 

Già da oggi sarà tempo di valutazioni più approfondite sui più e i meno del momento (i nomi sono presto detti, in positivo Kalinic e Bernardeschi, in negativo Rebic, Suarez, Babacar e concedendo la giustificazione della stanchezza anche Mati Fernandez), ma intanto varrà la pena fare tesoro del valore emozionale che certi uomini sanno regalare a questa squadra. Perchè di loro, a cominciare da quell'attaccante croato al quale riesce tutto con la naturalezza dei grandi, non si può fare a meno.