SOUSA, NON È SUCCESSO NULLA CON LA PROPRIETÀ, BADELJ OK MA È OUT. DOMANI UNA FINALE

13.02.2016 13:33 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
SOUSA, NON È SUCCESSO NULLA CON LA PROPRIETÀ, BADELJ OK MA È OUT. DOMANI UNA FINALE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Vigilia della delicata sfida del Franchi contro l'Inter in casa Fiorentina. In sala stampa prende come di consueto la parola il tecnico viola Paulo Sousa, che domani sarà in panchina dopo il turno di squalifica scontato a Bologna. Queste le sue parole:

Sul rapporto che c'è con la proprietà: "La realtà nel calcio è così: si scrivono cose per amplificarne altre. Sabato è arrivato il presidente Cognigni ed era stupito per tutto quello che è uscito. La proprietà non ha mai voluto alcuna referenza su di me. Dal primo giorno che mi sono incontrato con la Fiorentina, mi sono fatto conoscere per come sono: io sono onesto e con idee costruttive, poi questo può piacere e non piacere. Solo analizzando ed esponendo le proprie idee si può crescere. Io ho sempre avuto il pensiero di costruire. Non è successo nulla con la proprietà".

Su Badelj: "Sta bene, ha fatto passi in avanti importanti e lavora al 100% con la squadra. Lavora solo da due giorni col gruppo ma se deve venire in panchina solo per starci non serve. Adesso serve che torni in campo ma domani non ci sarà".

Sul valore della partita: "Per noi deve essere come una finale: sappiamo che non ci verrà regalato nulla, dobbiamo puntare sul lavoro fatto fino ad oggi. Sappiamo che possiamo competere con squadre che hanno speso tanto come l'Inter che punta allo scudetto e alla Champions. Sarà una partita di alto livello".

Sulla settimana di lavoro: "Ho fatto molta attenzione con quelli che sono i giocatori che sono infortunati e che hanno fatto un lavoro acquisitivo. Sono contento di aver avuto un'intera settimana di tempo per lavorare sia per la partita sia con i giocatori più indietro. Abbiamo lavorato sulle varianti che possiamo adoperare nel corso della partita sul piano strategico, ma mantenendo sempre i nostri principi di gioco".

Sul progetto per la Fiorentina del prossimo anno: "Il mio progetto fondamentale è migliorare di continuo la performance individuale dei giocatori sia sul piano fisico che mentale, dentro un'idea di gioco comune che ci permetta di vincere. Nel calcio la base è questa. Non serve giocare soltanto bene: bisogna vincere. Continuare a migliorare i nostri ragazzi perché siano pronti a raggiungere obiettivi collettivi".

Su cosa si è detto con Cognigni: "Abbiamo parlato dell'attualità e del futuro della Fiorentina: sabato è stato sempre con noi a Bologna ed era uscito di quello che è uscito sui giornali. Ha capito che non c'era assolutamente bisogno di parlarci. Gli ho parlato con la massima sincerità ed onestà costruittiva, usando sempre una critica costruttiva per dove possiamo migliorare".

Su come si fa a replicare la partita dell'andata: "Non esiste una replica esatta. Ormai ci conosciamo sempre meglio con l'Inter. Loro vorranno sicuramente rifarsi per la gara dell'andata ma sono certo che se il tempo ci aiuta sarà una gara molto bella, visto che l'Inter ha un livello tecnico altissimo. Vogliamo vincere però".

Su come sta Kalinic: "Nikola vive per il gol ma c'è sempre dietro una base di squadra. Anche lui ha avuto qualche difficoltà fisica, faceva fatica nel lavoro ed abbiamo cercato di aiutarlo sul piano energetico. Lui è migliorato molto e prima o poi si sbloccherà. Lavora molto per la squadra, che sta crescendo. Questo gruppo mi rende orgoglioso perché sta prendendo sempre più carattere e personalità. Partite come queste possono cambiare le tue convinzioni".

Sul mese decisivo per la Fiorentina e sulle condizioni del gruppo: "Dobbiamo essere focalizzati sulle nostre problematiche e sul nostro gioco: sicuramente una vittoria porta sempre più condizione e fiducia". 

Sull'incontro con gli arbitri: "Dobbiamo sempre accettare tutte le critiche, perché siano costruttive. Tutti si devono poter esporre per arrivare ad un miglioramento continuo".

Sull'Inter: "Rispetto alla gara di andata è più propositiva, anche se non finalizza tanto. Si è esposta un po' di più sul piano delle transizioni difensive. Per questo credo che domani sarà una partita di alta qualità".

Sullo striscione dei tifosi col Carpi: "I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra, così come la proprietà: non riuscirei a comprendere il contrario. Se uno si espone in modo costruttivo è un modo anche per parlare. Uno deve accettare il modo in cui gli altri si espongono, deve analizzare cosa gli viene detto per migliorarsi. Questo è l'unico modo per continuare a competere ad un livello alto. Non è facile trovare nel mondo del calcio una proprietà stabile che dia equilibrio. Questa è tutta una questione di comunicazione".

Sui malumori della piazza ed un appello da fare ai tifosi: "Non ho bisogno di fare altri appelli: io conosco la nostra realtà. Anche i tifosi che hanno difficoltà economiche, so che ci seguono sempre e ci hanno sempre aiutato. Rimadisco che è tutta una questione di comunicazione: dobbiamo analizzare tutto in modo costruittivo".

Su Mancini: "Ha messo in piedi un progetto molto importante prima di me. Ha sempre allenato squadre importanti per vincere, è riuscito a far fare investimenti importanti alla proprietà che lo hanno portato a raggiungere traguardi come lo Scudetto in tutti i Paesi in cui ha lavorato. Ha un percorso alle spalle molto importante. Per me è un onore competere con lui".

Se si sente sotto esame: "Sono sempre sotto esame, nel calcio è così e non potrebbe essere diversamente. Fabio Capello usa sempre la frase "Noi allenatori siamo ladroni di altri allenatori". Io aspetto sempre ragionamenti critici da parte della stampa".

Sul 3° posto: "L'ottimismo cresce sempre con le vittorie. E' vero che non abbiamo la stessa continuità di vittorie che avevamo all'inizio. Io continuo ad essere ottimista perché i ragazzi stanno facendo una stagione straordinaria, sono tutti grandi professionisti. La crescita delle altre squadre? Le altre squadre sono state costruiti per essere nella posizione in cui siamo noi adesso. Noi però possiamo competere con loro".

Sul livello di condizione dei giocatori: "I ragazzi stanno arrivando a dei livelli di condizione importanti, anche se non per 90'. L'unico giocatore non disponibile è Benalouane, che non ha mai lavorato con noi".

Su cosa bisogna migliorare nella comunicazione della Fiorentina: "Si migliora solo essendo onesti ed accettando la critica. Non abbiamo bisogno di fare un film".