SI PUÒ FARE

24.11.2014 17:30 di Matteo Baldini Twitter:    vedi letture
SI PUÒ FARE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Da oggetto misterioso, nella prima parte di questa stagione, a preziosa e inattesa variante tattica: questa la parabola di Joaquin, nota lieta del vittorioso pomeriggio veronese. La sorpresa iniziale, scoprendo le formazioni ufficiali della sfida del Bentegodi tra Verona e Fiorentina, ha toccato il suo picco proprio nel momento in cui è apparso il nome dello spagnolo. Una sorpresa giustificata da più punti di vista: innazitutto Joaquin non partiva titolare dal pareggio interno contro il Sassuolo (risalente al 24 settembre) e, in secondo luogo, l'ex Betis è stato schierato proprio in una posizione che, a priori, poteva apparire a molti come lontana dalle sue corde: la tecnica c'è, il dribbling nello stretto anche, ma non di rado si è parlato di uno Joaquin poco adatto ad occupare la fascia destra nel 3-5-2 per la sua attitudine spiccatamente offensiva. E invece, proprio per sorprendere, Montella ha scelto di non inserire Cuadrado in quella posizione, se vogliamo la più naturale per il colombiano, dando fiducia ad un elemento fin qui in ombra. Fiducia ripagata dall'esperto spagnolo: la tenuta fisica, indicata talvolta come punto interrogativo anche a causa del recente infortunio, è apparsa più che sufficiente e d'altro canto non è mancato il consueto contributo in fase offensiva, seppur senza strafare. 

Valutando inoltre le reazioni, partendo semplicemente da pagelle e commenti, emerge come lo spagnolo sia apparso alla fine tra i più apprezzati: una prova d'ordine, equilibrata tra le due fasi, che dà ragione a Montella. Del resto un'arma simile può regalare imprevedibilità e l'obiettivo del tecnico gigliato è stato, esplicitamente, questo: preservare la sua idea di formazione da ogni anticipazione e dalle previsioni della vigilia in modo da fornire soluzioni alternative funzionali alla scopo finale, cioè la vittoria. Lo stesso Montella ha sottolineato, nel post-partita, come la presenza di Alonso sulla sinistra possa in qualche modo bilanciare la minore abitudine a difendere da parte del più estroso connazionale, da sempre più ala che fluidificante: con qualche accorgimento, dunque, si può fare. Un gioco di equilibri questo che, con l'occhio al risultato ed alla prestazione, ha pagato e che, anche in vista dei prossimi impegni, può rappresentare una nuova soluzione: Joaquin non soltanto come potenziale tesoretto per il mercato di gennaio ma, prima di tutto, come pedina abile ed arruolabile a tutti gli effetti.