LE DUE FACCE DI FIRENZE

15.09.2014 11:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LE DUE FACCE DI FIRENZE
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© foto di foto Federico De Luca

Un corpo estraneo, a tratti imbarazzante. Sono questi gli aggettivi che questa mattina si sprecavano per parlare della partita e della prestazione di Mario Gomez. Un bomber ancora alla ricerca di se stesso che anche ieri, così come era avvenuto a Roma, si è dovuto scontrare con la dura relatà di restare per l'ennesima volta a secco. Un dramma esistenziale per chi, come superMario, in carriera è abiutato a segnare caterve di reti (solo nel Bayern, lo ricordiamo ai più scettici, 75 gol in 115 presenze). La verità però, oltre ad un'evidente forma fisica che per il tedesco stenta ancora oggi ad arrivare (ma anche lo scorso anno fu così, con un palo clamoroso colpio alla 1a giornata), è che i rifornimenti per il tedesco non sono quasi mai arrivati.

Con un Babacar adattato sulla sinistra che ha saputo dare di sé solo il 50% (di potenziale come prima punta ne avrebbe eccome) ed un Cuadrado certamente ritrovato che però troppo spesso si è incaponito col pallone tra i piedi, Gomez è quasi sempre rimasto solo, limitandosi a goffi interventi di testa (non certo la specialità di casa sua) e ad un pressing sul portatore che in qualche caso ha dato esito positivo. Di palle servite in profondità negli ultimi 20 metri (quelle in cui, anche ad insindacabile giudizio di Montella, il bomber di Riedlingen sa dare il meglio di sé) nemmeno l'ombra. E se anche ti chiami Mario Gomez e non hai tra i piedi palloni giocabili, è difficile fare rete.

L'altra faccia della gara col Genoa però, come detto, è quella di Juan Cuadrado: il colombiano è tornato il funambolo della passata stagione, corre spensierato e ha già rimosso tutte voci sul suo conto che si sono rincorse in estate. Sono stati in tutto 11 i falli che il giocatore ha subito nel corso della partita (quasi un record personale), dai quali sono scatutiri altrettanti calci piazzati che non hanno avuto (stranamente) esito. Sfortuna, imprecisione e ancora poca forma fisica, per una squadra che all'indomani dello 0-0 col Genoa è forse più giusto giudicare nel complesso che attraverso le sue individualità.