LA METAMORFOSI

23.10.2016 20:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
LA METAMORFOSI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Allora, parlare di uno psicologo, non era poi un'esagerazione. In Sardegna va in scena la metamorfosi viola, e non è cosa da poco ripensando a come la Fiorentina era scesa in campo. Sotto di un gol dopo poco più di un minuto gli uomini di Sousa rischiano grosso, e dopo un quarto d'ora è già decisivo Tatarusanu su Di Gennaro.

Perchè una sconfitta, tanto più viziata da un avvio così traballante, avrebbe probabilmente dato il via a processi e condanne. Tanto più nei confronti di Sousa che anche oggi cambia. Conferma la difesa a quattro di Liberec, ma libera Bernardeschi e Tello di accentrarsi (e soprattutto li sgravia da compiti difensivi), mentre arretrando Borja in mezzo lascia il solo Ilicic dietro a Kalinic. Una rivoluzione votata alla semplicità che funziona eccome.

Perchè il risultato del primo tempo (e conseguentemente quello finale) è la somma dello sblocco psicologico della squadra con la piena rinascita dei singoli. Borja che può avviare la manovra, Tello che comincia a crossare alla perfezione e Bernardeschi che trova la porta. E infine anche Kalinic, che torna bomber vero. In queste condizioni è finalmente più facile segnare, e la tripletta del croato (che mancava dalla vittoria dell'anno scorso a San Siro) ne è la logica conseguenza.

Le macchie, semmai, restano in difesa. Soprattutto a giudicare dalla facilità con la quale il Cagliari rientra comunque in una partita ampiamente chiusa. Sia sul gol di Capuano che su quello di Borriello la retroguardia si addormenta sugli sviluppi del corner in questione, ed è più che comprensibile l'arrabbiatura di Sousa per come i suoi (in particolare Sanchez) lasciano rientrare in gioco degli avversari praticamente all'angolo. 

Gol subiti a parte, rimane difficile dire quanto ci sia dell'ennesimo cambio di modulo in questa manita, mentre sembra evidente come alcune problematiche mentali siano condizionanti. I primi 20 minuti, se possibile, hanno lo stesso valore di monito di quelli concessi allo Slovan Liberec. Di buono, però, c'è che da questi tre punti la Fiorentina può davvero ripartire, e con lei il suo tecnico finito sulla graticola. Le scelte odierne pagano eccome, ma soprattutto la metamorfosi vista in Sardegna può finalmente lasciare uno spiraglio di ottimismo per il futuro.