LA FORZA DEL VANTAGGIO

03.10.2015 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LA FORZA DEL VANTAGGIO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Una coincidenza, una circostanza casuale, un effetto dell’allineamento dei pianeti nell’Universo. O forse no. Resta il fatto che dare una spiegazione (assai piacevole) al perché la Fiorentina in queste prime otto gare della stagione sia sempre passata in vantaggio sugli avversari (anche quando, contro Toro e Basilea, poi sono arrivati due ko) sembra tutto fuorché uno scherzo del destino. Il motivo è assai semplice e lo si trova nell’atteggiamento tattico che la squadra di Sousa è riuscita sin qui sempre ad imporre contro gli avversari, qualsiasi tipo di partita vada in scena, chiunque sia la squadra che i viola si trovano di fronte. Pressing a tutto campo, retroguardia imperforabile e veloci contropiedi: sono queste le armi che hanno reso la formazione del portoghese una macchina da guerra, capace di salire in cima alla classifica sedici anni dopo l’ultima volta e di collezionare numeri in difesa pari alle migliori d’Europa in testa ai rispettivi campionati (Bayern escluso).

Ma il dato che più incuriosisce, dicevamo, resta proprio quello relativo alla spaventosa puntualità con cui la Fiorentina ha sempre trovato il gol del vantaggio. I viola infatti non hanno mai provato sin qui il brivido di trovarsi pronti-via sotto di un gol ma anzi sono quasi sempre riusciti a mettere sotto l’avversario già nel corso del primo tempo (solo contro gli spaventosi catenacci di Genoa e Bologna i viola hanno durato fatica a segnare nei primi 45’, salvo poi prendersi l’intera posta in palio grazie a prodezze di singoli come Babacar e Kuba). Una media davvero incredibile quella dei viola, ai quali resta ancora oggi il rammarico delle rimonte contro la formazione di Ventura e quella svizzera, dove però in quelle circostanze a fare la differenza e a svoltare la serata in negativo per la formazione gigliata furono soprattutto errori specifici (Tata fu crocefisso a Torino, così come Sepe contro il Basilea, “aiutato” anche dal rosso di Gonzalo). Errori sui quali la Fiorentina ha però saputo lavorare e che hanno restituito ai tifosi una formazione al momento apparentemente invincibile.