IL GOLEADOR CHE NON TI ASPETTI

04.05.2015 00:00 di Sonia Anichini   vedi letture
IL GOLEADOR CHE NON TI ASPETTI

Forse lui ieri ci sperava, e anche noi, ma fino a qualche tempo fa nessun lo avrebbe mai pensato. C’è mancato proprio poco che Ilicic si portasse a casa il pallone della partita di ieri fra Fiorentina e Cesena. Non sarebbe stato un cimelio di quelli che puoi far vedere ai figli e nipoti e vantarti dell’impresa fatta, ma Josip stava per fare ben tre gol contro i nostri avversari. Si è fermato a due ed il primo è stato di un’importanza basilare, visto che si è trattato di un rigore. Ormai quando l’arbitro indica il dischetto, invece che esultare di gioia, ci vengono le palpitazioni. Gonzalo era squalificato, e non indenne da sbagli, e il nostro 72 si è preso la responsabilità di calciare un rigore che era fondamentale per sfatare questo sortilegio e dare il via ad una vittoria necessaria come il pane. Ce l’ha fatta e tutti abbiamo esultato con tanta foga, dando un calcio alla sfortuna e al periodaccio che si spera sia finito.
Un nuovo passo falso dopo quattro sconfitte consecutive, non era possibile tollerarlo. Probabilmente qualche preoccupazione l’avevano tutti quando sono scesi in campo, ma Ilicic ha chiuso il primo tempo con un nuovo gol mandando tutti al riposo sorridenti. Ha preso più ovazioni ieri che in tutto il periodo che ha vestito la maglia viola! Aveva accorciato le distanze su punizione anche a Torino contro la Juventus e si vede che gli è rimasto il "piede caldo"!
 Purtroppo è un calciatore che non trova la sua strada, troppi alti e bassi, un carattere che poco si confà coi fiorentini, coi quali ha avuto dei bei battibecchi, a volte apatico e avulso dal contesto generale ma che ieri si è meritato la sua giornata di gloria e i tanti applausi al momento dell’uscita dal campo. Ha chiuso poi i conti Gilardino confezionando la terza rete sotto la Fiesole. Stavolta tre gol li abbiamo fatti noi, scrollandoci di dosso le terzine prese da Napoli, Juventus e Cagliari!

Ci siamo ripresi il quinto posto in classifica e un bel po’ di serenità, utile a preparare la fondamentale partita di giovedì contro il Siviglia. Stanno già tutti pensando all’Europa League e l’ottimismo del tifo va già direttamente alla finale. Dalla curva, a risultato acquisito e nell’euforia del momento, è partito un incoraggiante coro “O Montella portaci a Varsavia” che deve essere inteso come un’iniezione di fiducia, come una grande voglia di arrivare all’impresa, come il desiderio di vivere un bellissimo sogno.
Fra pochi giorni comincia il primo atto: siamo sicuri che gli interpreti saranno pronti a mettere in scena il meglio di loro.

La Signora in viola