IL FIGLIOL PRODIGO

23.05.2015 11:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
IL FIGLIOL PRODIGO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Quella maglia del Palermo, Ilicic l’ha indossata per 107 volte, segnando 25 gol totali e facendosi ben volere (anche se a fatica) da un’intera piazza. Adesso lo sloveno è pronto a riabbracciare la sua gente e domani, in un Barbera che si annuncia quasi tutto esaurito in virtù delle promozioni messe in atto dal presidente Zamparini, sarà quasi certamente in campo dal 1’. La storia di Ilicic al Palermo, del resto, non è poi così diversa da quella che il numero 72 sta vivendo da mesi con la Fiorentina. Arrivato tra lo scetticismo dal modesto Maribor (che aveva eliminato il Palermo stesso nei preliminari della ex Coppa Uefa), non riuscì a guadagnarsi fin da subito la fiducia della piazza, finendo per appiattirsi ed entrare nell’occhio del ciclone del tifo. Anche e soprattutto per quel non so che di indolente che lo ha sempre caratterizzato e di cui che gran parte dei tifosi viola (nonostante una media di un gol 54' ogni nelle ultime quattro partite) lo accusano anche adesso.

Ma non è questo il solo punto in comune che caratterizza le esperienze in Sicilia ed in Toscana dal fantasista nato a Prijedor: il fattore-diesel che ha sempre frenato Ilicic in campionato (una partenza lenta ed una fine a tutto gas) sono infatti forse il cruccio maggiore che Ilicic continua mostrare, visto che tutti i suoi colpi da repertorio lo sloveno è sempre riuscito quasi sempre a mostrarli sul finale di stagione. In viola, dove oltre alle ultime 5 reti messe a segno in altrettante giornate anche lo scorso anno Ilicic seppe mettersi in mostra appena negli ultimi turni, ma soprattutto in rosanero, dove nella disastrata stagione che portò i siciliani alla B (2012/2013), il fantasista riuscì a segnare ben cinque delle sue reti totali in campionato solo nelle ultime sette partite, prima dell'infortunio che gli fece saltare gli ultimi 180’ che sancirono la retrocessione del club di Zamparini. Che adesso però, tornato in A, è pronto a riabbracciare il suo figliol prodigo, un giocatore venduto ai viola a peso d’oro (9 milioni di euro) ma che il vulcanico presidente non ha mai nascosto di voler un giorno riprendere.