FIORENTINA, Da gennaio a oggi quanti "mai dire mai"

01.09.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, Da gennaio a oggi quanti "mai dire mai"

Adesso, davvero, la Fiorentina riparte. O almeno ci prova. Lo fa sulle ceneri di quello che era il ciclo portato avanti da Montella. E lo fa tra mille problemi, svariati imprevisti e più di una contraddizione. Più di sei mesi che hanno completamente stravolto assetti e scenari. La memoria torna all'inizio del 2015, quando il caso Neto scuote anche lo spogliatoio, ma è soltanto l'inizio. Perchè di lì a poco comincerà la vicenda Salah che tanto ha fatto discutere. Le trattative per un'eventuale acquisto definitivo, il milione versato al Chelsea per un prestito mai avvenuto e le vie legali tirate in ballo dalla stessa società. Tutto secretato vista la battaglia legale, salvo dover ingoiare l'amaro boccone della maglia giallorossa sulle spalle dell'egiziano.

Un ciclo che Montella definiva terminato, senza che in Fiorentina esistessero troppi punti di vista concordi. Ecco perchè, qualche tempo dopo l'esonero del tecnico partenopeo, sentir parlare di “rifondazione” per accontentare Sousa ha lasciato più di una perplessità. Ma anche con il mercato a farla da padrone, molte idee sono cambiate in corsa. Quella sul principio che avrebbe dovuto trattenere Joaquin, per esempio, oppure quella di convincere Milinkovic Savic ad abbracciare le ambizioni viola (tanto da convocarlo anche in sede) o infine quella di cedere Basanta con qualsiasi formula ma non in prestito (e al Monterrey, “el Chema”, ci è tornato proprio in prestito).

E poi ancora l'operazione di Sepe, con il prestito secco dal Napoli, i nomi a lungo inseguiti (Baselli, per dirne uno, ma la lista sarebbe lunga) e mai raggiunti, la rescissione di Hegazy  (ma non era arrivato un dirigente - mai presentato - addetto alle cessioni?...) e lo stop a un giovane come Bagadur bisognoso di fare esperienze altrove. Tante vicende di mercato sulle quali pesano svariati interrogativi, al pari di quelle cifre sventolate dopo la cessione di Cuadrado (o a margine delle disponibilità per provare ad acquistare tutto il cartellino di Salah) che oggi restano sospese a mezz'aria, nonostante dall'affare Savic-Suarez siano arrivate nuove risorse preziose per le casse societarie. Non che sia il caso di partire (dopo due giornate di campionato) con troppi pregiudizi, ma certo anche in queste circostanze (come in tante altre) un po' di chiarezza in più non sarebbe guastata.

Del resto, prima di partire, Joaquin ha smentito anche che l'esultanza di Alonso, domenica a Torino, fosse per un fantomatico torero...