CHAPEAU

29.03.2017 11:00 di  Tommaso Bonan   vedi letture
CHAPEAU
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Adesso anche gli ultimi baluardi cominciano a cedere. Addetti ai lavori, e non solo, che fino a questo momento si ostinavano a mostrare una certa sicurezza nelle valutazioni. Il più classico dei "non mi sorprende, lo conoscevo". Probabile, in alcuni casi, ma non fino a questo punto. Perché Federico Chiesa, figlio d'arte, adesso sta veramente "esagerando". 

Sta studiando per diventare grande. Frase inflazionata, indirizzata quasi in automatico a chi comincia a fare la differenza. Il giovane Chiesa, però, questa fase l'ha già superata, e la differenza, in relazione all'età, la sta già facendo. Tanto che l'esordio in maglia viola - e nel massimo campionato italiano - avvenuto alla prima giornata di questa stagione contro la Juventus, sembra già un lontano ricordo. 

Sembra che giochi in Serie A da anni. Via col commento più quotato, che aiuta a fotografare bene però quanto sta accadendo. L'ascesa nella Fiorentina, il posto da titolare fisso, la continuità di rendimento. Persino i gol. Un campionario completo, che non è sfuggito nemmeno a chi, per mestiere, deve selezionare i migliori talenti italiani in circolazione. Non c'è da stupirsi, dunque, se in poco tempo - e dopo sole due gare - Chiesa è già diventato un punto fermo dell'Under 21 di Di Biagio. Un azzurrino con licenza di... crescere, secondo il parere di molti che vedono in lui addirittura uno dei possibili (probabili?) protagonisti della spedizione della Nazionale maggiore a Russia 2018. E allora chapeau, caro Federico.