ANTOGNONI, CHAMPIONS? LA SOCIETÀ CI PUNTERÀ ANCORA

23.03.2017 15:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Toscana
ANTOGNONI, CHAMPIONS? LA SOCIETÀ CI PUNTERÀ ANCORA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Il dirigente della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, ha parlato della sua avventura in maglia viola, da calciatore ed ora da dirigente: "Sono due mesi e mezzo dal mio rientro nella Fiorentina ma mi sembra molto più tempo. Il tributo del Franchi? La coreografia è stata emozionante e indescrivibile, bisogna viverlo al momento un tributo così, soprattutto dopo 28 anni che ho smesso di giocare, sono molto contento di essere tornato alla Fiorentina e spero di dare il mio contributo, tranne giocare. I miei idoli? Platini, Maradona e Cruijf che sono quelli contro cui ho giocato. Maradona era un personaggio incredibile, quando giocava era bello da vedere. Mi sarebbe piaciuto giocare con lui poi però chi si prendeva il numero 10? Forse a lui lo avrei ceduto. Sento l'affetto dei fiorentini segno che la scelta fatta tanti anni fa è stata quella giusta. Quando smetti di giocare e diventi persona normale significa che hai assimilato qualcosa di importante ma per come mi tratta la gente a Firenze è come se non avessi mai smesso di giocare. Un difetto? Sono troppo buono. ​Chiesa? Lo avevo già visto da dirigente federale, dai raduni azzurri, ad uno stage con l'Under 19 ma poi non fu portato. Si vedeva però che stava crescendo, poi Sousa lo ha visto nel modo migliore e inserito fin dalla prima giornata. Quattro squadre in Champions? Nelle ultime quattro stagioni è sempre arrivata quarta, quest'anno diciamo sesta perciò non è che ci corre molto e la società ci punta ad arrivare in una competizione europea. In ufficio? Ho portato solo le cose più importanti e una foto in maglia viola e pantaloncini neri.

Merito mio il giocatore che ero e non degli allenatori? Ringrazio la natura che mi ha dato questo piede destro, il sinistro meno. Di testa meno, c'è stato il gol alla Juve su cross di Pasquale Iachini che ogni tanto sento. Una volta eravamo più vicini alla gente, ma il calcio è cambiato. I giocatori ora li vedono sono la domenica allo stadio, i tifosi avrebbero bisogno di vederli di più. Giusto ricoinvoglere gente che ha fatto la storia della Fiorentina e avvicinarsi alla gente. Il mio ruolo? Piano piano si crea, anche se è quello del jolly. Faccio varie cose, marketing, merchandising, se Corvino ha bisogno gli seguo qualche giovane.La Fiorentina cerca di costruire dei nuovi giocatori importanti, in un torneo come quello di Viareggio in cui giochi ogni due giorni è difficile dare giudizi. È una buona Primavera e ci sono dei giovani interessanti. Bisogna valorizzare i giovani per inserirlo poi in prima squadra. I giovani da tenere come Chiesa? I migliori per restare a certi livelli li devi tenere e credo sia questa la volontà. Cosa vorrei? Vincere un trofeo anche se due o tre anni ci vogliono, anche la società lo merita visto che ci è andata vicino più volte.