2011, SCUDETTO A FIRENZE. Bastava poco...

23.03.2011 00:41 di Stefano Borgi   vedi letture
2011, SCUDETTO A FIRENZE. Bastava poco...

Lo disse Andrea della Valle, più o meno 4 anni fa: "Nel 2011 lotteremo per lo scudetto". Difficile dire se si trattasse di convinzione reale piuttosto che di semplice speranza (allora si parlava di una più equa redistribuzione dei diritti televisivi), fatto sta che il presidente viola sembrava davvero convinto nel pronunciare queste parole. Gli faceva eco Prandelli ("con la diversa ripartizione dei diritti TV anche noi proveremo a lottare per lo scudetto") in nome di una sintonia con ADV che, al tempo, era pressochè totale. Correva il maggio 2007 ed era appena terminato il campionato: la Fiorentina era finita terza virtuale (al netto della penalizzazione), quinta effettiva con la miglior difesa del campionato e con un grande futuro davanti a se. Poi le cose sono andate come sappiamo, e quante volte quella frase si è rivoltata contro l'ex-presidente viola... Tante, forse troppe. Ma il calcio è così, queste sono le regole e vanno accettate. Qualcuno si chiederà il perchè di queste riflessioni, al di là della coincidenza numerica con l'anno 2011. Lo spunto ce lo offre la partita con la Roma e sopratutto la prova (invero notevole, almeno per un'ora di gioco) della squadra viola. Ma non solo... ci ha fatto riflettere il turbinio di voci intorno a Gilardino, Mutu, Vargas, Montolivo, ovvero i migliori giocatori di una Fiorentina che dall'anno prossimo non vedremo più. Ancor di più ci ha smosso il pensiero di quello che poteva essere e non è stato. E come diceva spesso Cesare Prandelli, basta poco (anzi, bastava poco...) perchè Firenze è generosa, Firenze pretende tanto ma sa anche dare tanto. Lo diceva uno al quale (ahimè) è stato tolto il giocattolo nel momento più bello.

Ma andiamo con ordine: durante Fiorentina-Roma ci siamo trovati ad osservare gli undici messi in campo da Mihajlovic e ci siamo detti... quando ricapiterà di vedere una Fiorentina così forte? In campo c'erano Gamberini, Montolivo, Vargas, Mutu, Gilardino. Tutti insieme, appassionatamente, con Frey e Jovetic in tribuna. Tra pochi mesi ci sarà la rifondazione e almeno due di questi non vestiranno più la maglia viola. Chi li sostituirà (almeno in partenza) non sarà certamente di pari valore. Seconda considerazione: in testa al campionato c'è il Milan... passi. Seconda, l'Inter campione... passi anche lei. Terzo il Napoli, quarta l'Udinese...fermi tutti: ma non ci poteva essere la Fiorentina al posto loro? Quella Fiorentina che ha messo sotto per un'ora la più titolata Roma? Forse con meno infortuni, forse con più impegno da parte di tutti, del resto bastava poco... Terza considerazione. Qualcuno può dire: per vincere lo scudetto ci vogliono investimenti, ingaggi più alti, appoggi arbitrali. Rispondiamo subito eliminando la terza voce perchè, per la prima volta, possiamo dire che gli errori degli arbitri sono equamente distribuiti (la Juve settima in classifica, in questo senso, è una garanzia). Per quanto riguarda investimenti ed ingaggi torniamo alla frase..."a Firenze basta poco..." Eh già, perchè i giocatori c'erano, non importava comprarli. Bastava non venderli, bastava trattenerli. Senza andare troppo indietro e fare i nomi di Maggio e Balzaretti, citiamo altri tre giocatori, uno per reparto, più l'allenatore. Non ce ne voglia Mihajlovic, ma con Prandelli... "ubi maior minor cessat". E badi bene Sinisa, non è colpa sua, bensì merito di Prandelli. Il primo giocatore è Thomas Ujfalusi. Il ceco se ne è andato tre anni fa in regime di svincolo, gioca ancora ad ottimi livelli nell'Atletico Madrid, poteva fungere da difensore esterno e centrale, in un colpo solo avrebbe risolto due problemi spesso insoluti nella Fiorentina. Poi Kuzmanovic a centrocampo. Il serbo-svizzero non sarebbe stato titolare, ma certamente una splendida riserva, e sappiamo quanto sia importante la qualità e la quantità della rosa in un campionato duro, logorante come quello italiano.

Ultimo tassello mancante Giampaolo Pazzini. Anche in questo caso va fatto un distinguo: sarebbe servito di più il Pazzini della Sampdoria piuttosto che quello attuale dell'Inter, ma anche quello della Fiorentina, un pò farfallone un pò impreciso, a tratti impaurito, avrebbe fatto comodo... eccome! Ricapitoliamo: Frey in porta, Ufo e Pasqual terzini, Gamberini-Natali coppia centrale. Montolivo, Behrami, Vargas i tre di centrocampo, Jovetic tra le linee con Gilardino e Mutu di punta. Allenatore Cesare Prandelli. Poteva essere la Fiorentina del 2010-2011, con Comotto, Kroldrup, Donadel, Kuzmanovic, Santana, Ljajic, Pazzini di riserva. Una squadra, una rosa, se non da scudetto certamente da Champions League. Un lusso per un campionato italiano lontano dai fasti gloriosi di un tempo. Ah, dimenticavo... Diego della Valle di nuovo in tribuna a stringere mani e distribuire sorrisi come la sera del 24 settembre 2009, la sera di Fiorentina-Liverpool. Insomma...bastava poco, il 2011 era più vicino di quanto sembrava...