VIO A FV, CHE RICORDI CON MONTELLA! CON SOUSA INVECE...

17.02.2017 13:02 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
VIO A FV, CHE RICORDI CON MONTELLA! CON SOUSA INVECE...
© foto di Giacomo Morini

Gianni Vio, storico preparatore dei calci piazzati alla Fiorentina di Vincenzo Montella, ha parlato in esclusiva ai microfoni di "Garrisca al Vento!" trasmissione di TMW Radio a cura della redazione di FirenzeViola.it:

Che ricordi ha dei due allenatori che si sfideranno domenica, Sousa e Montella?
"Con Vincenzo facemmo anche il corso a Coverciano. Con Sousa invece per tre mesi andavo una decina di giorni al mese a collaborare con Sousa. Lo conosco in modo differente. Come allenatore già dall'inizio faceva qualcosa di differente rispetto alla media della Championship di allora. Facevano il doppio dei passaggi delle altre. Ma non era amato perché gli inglesi amano il "ball in the box", la palla in area".

Ieri Bernardeschi ha tirato una bella punizione...
"In Primavera erano lui e Capezzi i grandi tiratori: uno di destro, l'altro con il mancino. Adesso è maturato ed è diventato sicuramente più forte di allora, ma le qualità si vedevano già".

A Firenze ci ricordiamo bene gli schemi suoi, che soprattutto il primo anno portarono bei frutti. Sarri è un altro attento agli schemi sui calci piazzati...
"Lo scorso anno in Serie A il 32,7% dei gol sono arrivati da palla inattiva, e io mi chiedo quanto sia giusto allora allenare la squadra nelle situazioni di palla inattiva. Non è solo Sarri, io credo che tutte le squadre dovrebbero dedicare attenzione a questo fondamentale: sarebbe come avere una macchina da corsa e andare solo al 60%".

Il primo anno suo a Firenze fu particolarmente brillante per quanto riguarda i calci piazzati.
"La Fiorentina quell'anno all'inizio era al 44° posto nel ranking. Senza rigori eravamo prima nella classifica delle reti realizzate, venendo superati nella classifica comprendente i rigori soltanto dal Real Madrid. Gonzalo Rodriguez nei due anni precedenti alla nostra gestione aveva fatto solo tre gol, e quell'anno fu il difensore che segnò di più. Noi creiamo un allenamento partendo da un'idea, ma la realizzazione dipende dalla qualità. La partita è diversa dall'allenamento. Pasqual fece un lavoro importante con noi".

Quanto sono importanti dunque i calci piazzati nella preparazione alle partite?
"In campionati importanti come il nostro devi costruire uno schema sapendo che l'avversario sa. Gli altri si aspettano delle cose, e tu devi partire da questo presupposto. Decidiamo noi chi, come e cosa, costringendo l'avversario a fare scelte obbligate: se marcano a uomo e sposti tutti i giocatori su un lato crei un buco, o viceversa quando marcano a uomo provi a creare superiorità numerica".

Quanto incide l'aspetto psicologico sui calci piazzati? Viene in mente un discorso su Ilicic ad esempio.
"Non credo che abbia questo tipo di problemi: è un campione. Se non fa gol dipende da altro, ma le motivazioni sono il sale e la spinta per tutti. Io sottolineo spesso ai giocatori quante situazioni da palla inattiva abbiamo in una partita. Se cominciano a riflettere sulle possibilità di concretizzarle in rete e ci spendono tempo in allenamento, è possibile migliorare".

Ieri era a cena con Semplici. Lo vedrebbe bene per un dopo Sousa?
"Io li conobbi quando ero a Firenze con Vincenzo. Ieri sono passato a trovarlo e ho trascorso una bellissima giornata con loro. Ieri sera eravamo a cena a casa del preparatore atletico, e ho visto un ambiente eccezionale. Sicuramente lui con il suo staff potrebbe fare bene a Firenze. La SPAL a inizio anno doveva salvarsi e invece ha una situazione ottima di classifica, e sviluppa un gioco piacevole, mettendo sotto i riflettori società, allenatore e giocatori. Leonardo è una persona educata e attenta, capace nei rapporti interpersonali. Non l'ho mai sentito fare sparate strane: è una persona equilibrata".