NATALE A CASA KALINIC, Sousa e una telefonata...

27.12.2015 21:15 di  Giacomo Iacobellis e Giulio Incagli  Twitter:    vedi letture
Fonte: Giacomo Iacobellis
NATALE A CASA KALINIC, Sousa e una telefonata...

- “Pronto”.
- “Ciao Tomislav, sono Paulo. Paulo Sousa”.
- “Ciao, come stai?”.
- “Voglio Kalinic a Firenze, con me troverà la definitiva consacrazione”.

La storia d’amore tra Nikola Kalinic e la Fiorentina inizia da qui. Da una telefonata estiva del nuovo tecnico viola al procuratore-amico fraterno dell’attaccante croato, Tomislav Erceg, che FirenzeViola.it ha avuto modo di conoscere a fondo durante la realizzazione del suo speciale Natale a casa Kalinic. Una trattativa, quella per portare Kalinic a Firenze, intavolata ancor prima di ogni contatto tra le due società dallo stesso Sousa, determinato ad assicurarsi un giocatore del quale si era follemente innamorato già da quando guidava l’Under 16 del Portogallo (2005-2008). Proprio in quegli anni, infatti, il talento di Salona si affacciava al calcio internazionale da protagonista, premiato a suon di gol (11) come MvP dell'Europeo Under 17 nel 2005.

Un flirt proseguito anche oltremanica. Già, perché il fato vuole che nell’agosto 2009 Nikola sbarchi in Premier League tra le fila del Blackburn Rovers, nello stesso Paese in cui Sousa allenava da qualche mese (seppur in Championship sulle panchine di QPR, Swansea e Leicester tra il novembre 2008 e l’ottobre 2011). Non bastano certo due stagioni poco convincenti di Kalinic in Inghilterra per far cambiare idea al lusitano, che nel 2014/2015 prova a portarlo al Basilea. Il Dnipro però non ne vuole sapere e Nikola resta così per il quarto anno consecutivo in Ucraina, dove ritrova numeri da centravanti di razza (12 gol in campionato, 2 in Coppa e 5, di cui uno in finale, in Europa League).

E poi? Dopo un lungo corteggiamento, nell’estate 2015 Sousa si accorda con la Fiorentina, e adesso sì che i tempi diventano maturi per trasformare la sua intuizione in qualcosa di concreto. “Può fare anche meglio di ciò che ha mostrato in Ucraina”, ne è convinto Paulo mentre parla con Erceg. Mica facile però strappare Kalinic al Dnipro. “Per Nikola – risponde Tomislav – c’è un’offerta da 9 milioni di euro da parte del Galatasaray”. “Non mi importa. Lo seguo da più di sette anni e nel mio gioco si esalterà. Ci puoi giurare”, incalza nuovamente Paulo. Ed è proprio dopo questa smisurata iniezione di fiducia che l’aspetto economico passa in secondo piano (saranno 5,5 alla fine i milioni versati dai gigliati nelle casse del club di Dnipropetrovsk).

“Da quella telefonata – ci svela l'agente di Kalinic - ho capito che nel futuro di Nikola doveva esserci solamente la Fiorentina”. Un aneddoto, quello appena raccontatovi da FirenzeViola.it, che avvalora ulteriormente l'immagine di un Paulo Sousa fondamentale non solo sul campo, ma anche dietro alla scrivania nei panni di manager all'inglese.

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