D.ROSSI A FV, RITIRO PUNITIVO? INUTILE. L'ULTIMA DECISIONE SPETTA A MONTELLA

Esclusiva di Firenzeviola.it
28.04.2015 13:00 di  Giacomo Iacobellis  Twitter:    vedi letture
D.ROSSI A FV, RITIRO PUNITIVO? INUTILE. L'ULTIMA DECISIONE SPETTA A MONTELLA
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Ritiro”. Era da tanto tempo ormai che a Firenze non se ne sentiva parlare a stagione in corso. Negli ultimi tre anni, infatti, la Fiorentina olé di Montella mai così tanto aveva fatto discutere. Nonostante la qualificazione alle semifinali di Europa League già in tasca, le ultime tre sconfitte consecutive in campionato, rispettivamente con Napoli, Hellas Verona e Cagliari (avversarie, le ultime due, non certo irresistibili) hanno acceso nella mente di Andrea Della Valle l'idea “ritiro-punitivo”. Proposta seccamente rifiutata però dal mister e dalla squadra, che domani sera contro la Juventus saranno quindi chiamati a dare un inequivocabile segnale di riscossa. Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva Delio Rossi, l'ultimo allenatore in ordine di tempo ad andare in ritiro con la Fiorentina, a Viareggio nel marzo 2012.

Rossi, quanto può essere utile un ritiro?
“Dipende. Dipende dalla situazione che vive la squadra. Sono dell'idea che la decisione di portare tutti in ritiro spetti esclusivamente all'allenatore. Chi meglio di lui conosce infatti i giocatori e l'ambiente? La scelta del ritiro può essere utile solo se condivisa. Sta al mister capire se e quando adottarla”.

Visto il rifiuto di Montella, portare i viola in ritiro non avrebbe dunque alcun senso?
“No, nessuno. Se Montella ha declinato la proposta di Andrea Della Valle significa che reputa sano, motivato e compatto il gruppo di ragazzi che allena. Il ritiro punitivo non porta niente di proficuo”.

Nel 2012 il ritiro di Viareggio servì a restitituire serenità alla sua Fiorentina?
“Decidemmo insieme, io e la società. Fu utile e importante proprio perché condiviso. Il ritiro può aiutare a rafforzare i legami tra i giocatori e a far recuperare la condizione a quelli che sono reduci da infortuni”.

Qual è secondo lei il problema di questa Fiorentina, bella e vincente in Europa, ma arrugginita in campionato?
“I viola non hanno nessun problema di testa. Ho visto la partita col Cagliari di domenica e non mi è sembrato che abbiano preso la gara sotto gamba. Il loro 'problema' è solo aver giocato finora ogni tre giorni. Ci può stare che dopo la partita della vita con la Dinamo Kiev si perda qualche punto di troppo in campionato. Questo è un momento particolare e delicato della stagione e in Serie A, se non sei al 100%, rischi di fare brutte figure anche con le cosiddette squadre minori. La priorità della Fiorentina è andare avanti in Coppa, è in semifinale e non le si può quindi rimproverare niente”.