BONAZZOLI A FV, MONTELLA UN'ISPIRAZIONE. CON BABA...

Esclusiva di Firenzeviola.it
31.10.2014 18:00 di Giulio Incagli   vedi letture
BONAZZOLI A FV, MONTELLA UN'ISPIRAZIONE. CON BABA...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

248 presenze e 48 gol segnati in Serie A tra Sampdoria, Parma, Fiorentina e soprattutto Reggina. Emiliano Bonazzoli, contattato in esclusiva da Firenzeviola.it, ha voluto dire la sua sulla sfida di domenica tra Sampdoria e Fiorentina e sul protagonista assoluto di questo avvio di stagione viola, El Khouma Babacar, suo compagno di squadra ai tempi del Padova:

Samp-Fiorentina: che gara si aspetta domenica a Marassi?
“Lo spettacolo penso sia garantito. Arrivano in due momenti simili alla sfida. La Fiorentina ha ritrovato gioco e anche una certa continuità di risultati tra Europa e campionato, mentre la Samp sta cavalcando l’onda dell’entusiasmo dopo un inizio di stagione davvero sorprendente. La sconfitta di San Siro non pensa abbia ridimensionato i blucerchiati e domenica a Marassi servirà la miglior Fiorentina per strappare i tre punti”.

A Firenze è ufficialmente scoppiata la Baba-mania. Lei ci ha giocato insieme, cosa può dirci di lui?
“Sì ho giocato insieme a Babacar a Padova e si vedeva che aveva doti veramente importanti. Quell’anno fu tormentato dagli infortuni e chiuse la stagione con un solo gol segnato ma nessuno aveva dubbi sulle sue potenzialità. L’unica critica che potevo fargli era di non essere abbastanza cinico sotto porta. Talvolta, anche in allenamento, faceva gol pazzeschi ma poi davanti al portiere gli mancava un po’ di cattiveria. A Firenze lo vedo maturato e penso che l’esperienza di Modena gli abbia fatto davvero bene. I due gol di domenica contro l’Udinese sono da attaccante puro e da bomber d’area di rigore. Se lo merita e sono davvero felice per lui. Montella sta facendo davvero un ottimo lavoro con lui”.

Ecco, a proposito di Montella. So che ha intenzione di intraprendere la carriera da allenatore. Spera di ripercorrere le sue orme?
“Sì ho iniziato da poche settimane il corso e il mio obiettivo è quello di fare, un giorno, l’allenatore. Il livello raggiunto da Montella è davvero altissimo e mi piace molto il suo modo di apparire. Calmo e pacato, poi magari negli spogliatoi non perde occasione per alzare i toni e farsi sentire. Sì, possiamo dire che è una delle mie fonti di ispirazione per il futuro”.

L’esperienza a Firenze durò soltanto mezza stagione. Ha qualche rimpianto per come sono andate le cose?
“Di Firenze come città ho solo ricordi positivi. Sono stato davvero bene e sono contento di aver fatto quella scelta. Venivo da due anni travagliati e mi portavo dietro seri problemi alle ginocchia. Potevo fare molto di più. Mi dispiace non essere riuscito a dimostrare tutto il mio valore in una piazza importante come Firenze”.