BJELANOVIC A FV, KALINIC? CEDERLO BRUTTO SEGNALE. STELLONE UNA SCOMMESSA

Esclusiva di Firenzeviola.it
27.04.2016 13:30 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
BJELANOVIC A FV, KALINIC? CEDERLO BRUTTO SEGNALE. STELLONE UNA SCOMMESSA
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© foto di Federico De Luca

La Fiorentina sta già iniziando a programmare il futuro per capire quello che farà da grande. Da un lato c’è la grana relativa all’allenatore, con Paulo Sousa che non ha ancora sciolto le sue riserve e la proprietà che lo ha più volte confermato, dall’altro c’è un mercato tutto da decifrare con alcuni pezzi pregiati che potrebbero essere ceduti per fare cassa e fare un ricambio generazionale, tra i quali Nikola Kalinic. Per parlare di questi temi, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato l’ex attaccante croato Sasa Bjelanovic, compagno al Toro di Roberto Stellone, nome sul quale la Fiorentina avrebbe messo gli occhi per la propria panchina:

Bjelanovic, che momento sta attraversando la Fiorentina secondo lei?
“Non certo una fase facile della stagione. Ricordo ad inizio anno quando si parlava ancora di scudetto, mentre adesso la situazione è totalmente cambiata. Vedo una sorta di ridimensionamento, ma penso che alla fine il 5° posto rispecchi quello che è il valore dei viola. A mio avviso quest’anno però c’erano i presupposti per arrivare al 3° posto e penso che qualcosa sia stato sbagliato”.

Si parla molto di un arrivo a Firenze di Stellone per il post-Sousa: è un’idea che la sorprende?
“No, perché la Fiorentina ha sempre dimostrato in questi anni di puntare su tecnici emergenti. Per Roberto del resto parlano i risultati, a Frosinone ha fatto benissimo. Certo, Firenze è tutta un’altra realtà perché ci sono molte più pressioni ma Stellone ha la personalità e le qualità tecniche per sfondare”.

Sarebbe dunque un nome buono per ripartire?
“Sì, assolutamente. Anche se va sempre soppesato il rischio della scommessa, perché di questo si tratterebbe. Roberto si troverebbe per la prima volta in una grande piazza e c’è sempre il rischio di poter trovare qualche difficoltà. Ovviamente è una cosa che non gli auguro”.

Capitolo Kalinic: come valuta questo 2016 da semi-incubo per il suo connazionale?
“Nikola come tutti i suoi compagni ha avuto un calo vistoso ma si sta pian piano riprendendo, in tempo per l’Europeo. Con la Juve ha fatto una grande partita, macchiata solo dal rigore fallito: ma resta in ogni caso una grande prova. Kalinic resta in ogni caso la più bella sorpresa dell’anno per la Fiorentina”.

È un giocatore, dunque, da cui la Fiorentina deve ripartire?
“Se ha obiettivi importanti per l’anno prossimo, è bene che la Fiorentina lo trattenga: da lui si misurano le ambizioni viola. Se dovesse cederlo, la proprietà darebbe un segnale di un altro tipo invece, non certo bello…”