ASCARI A FV, SU NETO OCCHIO AL MILAN. NO A PATO. MOUNIR...

Esclusiva di Firenzeviola.it
26.12.2014 19:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
ASCARI A FV, SU NETO OCCHIO AL MILAN. NO A PATO. MOUNIR...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Arriva il 2015 ed ecco che ripiomba d’attualità il mercato, quest’anno - in ottica viola - più caldo che mai. Sul fronte cessioni, dove la società ha intenzione di alleggerire il monte ingaggi e mandare a giocare altrove giovani o tesserati che si sono rivelati solo pesanti esuberi, sul fronte dei rinnovi (dove continuano a tenere banco le situazioni di Neto, Aquilani e Pasqual) e per ciò che concerne gli arrivi, dove Della Valle prima e Montella poi hanno espressamente parlato di “ritocchini”. Per approfondire tutti i temi relativi al mercato della Fiorentina, Firenzeviola.it ha contattato l’agente FIFA Eugenio Ascari, conoscitore dell’ambiente viola e del mercato sudamericano.

Ascari, ripartiamo dalle parole di ADV su Neto: se le aspettava?
“Personalmente no, non credevo che si sarebbe arrivati ad una rottura del genere anche se come ho sempre detto quando sui rinnovi dei giocatori in scadenza si temporeggia troppo, le sorprese in negativo sono sempre in agguato”.

A suo avviso ci sono ancora margini perché il brasiliano rinnovi?
“A giudicare dalle parole del patron, direi proprio di no. Della Valle conosce molto bene sia il giocatore che tutti i movimenti di mercato del suo club e se si è esposto in questo modo vuol dire che evidentemente la strada è già segnata. Del resto, a chi non farebbe gola un giocatore così giovane in scadenza che ha fatto bene in queste ultime due stagioni?”

Quali sono i club che a suo avviso potrebbero aggiudicarsi alla fine Neto?
“Oltre alle straniere di cui si parla, io terrei bene d’occhio il mercato italiano, con la Roma e la Juve che sono alla ricerca di un sostituto per De Sanctis e Buffon. Credo che però anche il Milan nel giro dei prossimi mesi dovrà prendere una decisione sul fronte portieri, dove la situazione mi pare al momento delicata: attenzione, quindi, anche ai rossoneri”.

In entrata si parla di Alexandre Pato per l’attacco viola: è un nome giusto per la Fiorentina?
“Io credo che in questo periodo si parli tanto di attaccanti alternativi per la squadra viola per il semplice fatto che Gomez stenta ancora a segnare e tanti altri compagni di reparto sono infortunati. Personalmente credo che con Babacar il parco offensivo viola sia ben nutrito, considerando che torneranno Rossi e Bernardeschi per i prossimi mesi. C’è anche un dato che mi spinge ad allontanare Pato dai viola…”

Quale?
“Il fatto che la Fiorentina abbia detto più volte di voler alleggerire il monte ingaggi: Pato è un attaccante che pretende un ingaggio che si aggira attorno ai 3 milioni e non penso sia un affare conveniente per le casse dei viola. Piuttosto punterei con decisione su El Hamdaoui, che è già a libro paga della Fiorentina e che ha dimostrato, se chiamato in causa, di essersi fatto trovare pronto”.

Sul mercato in entrata pensa che la Fiorentina avrebbe bisogno di qualcosa?
“Montella ha parlato di un attaccante ed un esterno per la sua rosa ma non credo che il gruppo viola abbia bisogno di stravolgimenti: appena avrà recuperato tutti gli effettivi, la Fiorentina tornerà ad avere una rosa altamente competitiva. In difesa come prima alternativa c’è un signor giocatore come Tomovic, sugli esterni è stato ritrovato Vargas e Joaquin si è riscoperto valida alternativa anche per la linea a 5. Non dimentichiamoci poi che fino ad oggi non si sono praticamente mai visti Badelj, Richards e Marin, che sono giocatori sulla carta molto forti. Ripeto: per questa Fiorentina non servono stravolgimenti”.

Ma se si presentasse un’occasione irrinunciabile?
“In quel caso, come fu in occasione dell’arrivo di Pepito Rossi, la società si deve far trovare pronta, ma solo se davvero il gioco vale la candela. Un esempio? Se a giro c’è un giovane forte che può essere preso a buon prezzo è giusto fare un anticipo di cassa per bruciare la concorrenza sul tempo. Prendere a gennaio un giocatore che sia pronto subito non conviene mai per le casse di un club”.