MONTELLA RESTA O NO? ANDREA DEVE PRETENDERE CHIAREZZA PER EVITARE UN ALTRO CASO PRANDELLI. LA FIESOLE, ECCO DOVE HA RAGIONE E DOVE SBAGLIA. INTANTO ANCHE L’ANNO PROSSIMO FIORENTINA IN EUROPA LEAGUE

19.05.2015 00:00 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
MONTELLA RESTA O NO?  ANDREA DEVE PRETENDERE  CHIAREZZA PER EVITARE  UN ALTRO CASO PRANDELLI.  LA FIESOLE, ECCO DOVE HA  RAGIONE E DOVE SBAGLIA.  INTANTO ANCHE L’ANNO PROSSIMO  FIORENTINA IN EUROPA LEAGUE
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© foto di Federico De Luca

 

Battere il Parma in una partita banale, più simile a un allenamento che a una gara vera, ha comunque permesso di centrare l’Europa League. L’Inter è penalizzata dagli scontri diretti, il Genoa non ha la licenza Uefa e mai l’avrà. Ora resta da conquistare la certezza del quinto posto per evitare i maledetti preliminari ed è per questo che chiediamo alla Fiorentina, altre due vittorie con Palermo e Chievo. Altra nota positiva della serata, i viola non hanno preso gol e nel suo genere è un piccolo evento.

Ma più della partita hanno tenuto banco le dichiarazioni del pre e del post partita e la presa di posizione con un documento della curva Fiesole.

Intanto sottolineiamo ancora una volta come il pubblico di Firenze sia straordinario, nonostante le accuse di Montella mai ritirate e per il bene della Fiorentina, lo stadio non era stracolmo, ma comunque pieno per essere di lunedì. In altri posti i tifosi avrebbero disertato la partita per protestare contro le parole dell’allenatore, qui sanno bene che prima viene la squadra e gli allenatori vanno e vengono.

Ma sanno anche bene che le squadre possono essere osannate o criticate e anche l’ironia più feroce è concessa e se Montella fa il permaloso dopo tanti anni di calcio ha sicuramente un perché che prima o poi scopriremo.

Intanto ho letto con grande interesse il comunicato della Fiesole e devo dire bravo a chi l’ha scritto. Il calcio è anche confronto e discussione, nessun parere deve mai essere sottovalutato soprattutto quando a scrivere è lo <zoccolo viola> della tifoseria, una tifoseria che merita rispetto non solo perché paga il biglietto e questo sarebbe banale.

Su questi tifosi potrai sempre contare in qualsiasi situazione, sono il cuore e l’anima e quando trattano i problemi con civiltà possono essere anche un esempio e una voce da sentire per riflettere anche se come ha detto Adv in alcune cose non è d’accordo.

Sulle critiche alle parole sbagliate di Montella dette dopo la gara con il Siviglia io sono in piena sintonia con la curva. Sono stato il primo a criticare l’attacco dell’allenatore ai tifosi, a ricordare al giovane allenatore viola cos’è la tifoseria fiorentina e cos’è Firenze. Ho visto contestare tecnici e giocatori che hanno vinto Champions e scudetti e lui non ha vinto niente. E poi ci sono modi e modi per dire le cose.

I tifosi l’altra sera hanno espresso un malumore che è anche il mio, perché l’eliminazione con la Juve dalla coppa Italia prima e con il Siviglia dall’Europa League, sono frutto di partite assolutamente sbagliate, buttate clamorosamente via per scelte tattiche e tecniche non adeguate all’avversario e alla posta in paio. Logica l’amarezza dei tifosi, e se poi in tre anni Montella non ha ancora capito l’ironia e la grandezza di Firenze, significa che non l’ha voluta capire.

Detto questo l’allenatore potrà restare o andar via, non cambierà la prospettiva per la Fiorentina. Se decidesse di restare però lo deve fare con assoluto entusiasmo magari rispondendo ad alcun e domande del tipo

1) Perché questa squadra negli ultimi due mesi è crollata prendendo una media di due gol a partita?

2)   Perché la fase difensiva non funziona, attaccata in profondità e negli spazi la Fiorentina non sa opporre resistenza e non da oggi?

3)   Perché l’atteggiamento è sempre poco reattivo, la corsa vera e l’intensità sono durata tre mesi poi atleticamente la squadra sembra un diesel, colpa della preparazione?

4)   Perché sotto la sua gestione nessun giocatore è cresciuto, giovani compresi. Anzi alcuni con il tempo sono peggiorati.

5)    E’  poi inutile parlare sempre il gioco del primo anno, quando non c’erano le coppe ed era tutto più facile: la Fiorentina deve ragionare pensando sempre all’Europa. E in Italia non si vince imitando Zeman, ma costruendo squadre equilibrate

6)    E poi perché sempre continue punzecchiature e ironie sulla società? Le cose, giuste o sbagliate che siano, devono invece rimanere nelle stanze della sede per il bene comune. L’allenatore oggi deve essere un  aziendalista,  non può pensare solo alla sua carriera e a chiedere giocatori, se Montella non condivide le scelte deve avere il coraggio di andarsene e non prendere più di due milioni l’anno per poi contestare dall’interno.

Detto questo, a proposito di società condivido in pieno anche le critiche della Fiesole alla gestione pubblica della squadra, meno a quella tecnica.

Sono d’accordo, la Fiorentina è anche dei tifosi, una volta la settimana o una volta ogni quindici giorni gli allenamenti dovrebbero essere aperti (ma non vuole l’allenatore).

Mi sono permesso di suggerire più volte la partecipazione alle feste dei tifosi non solo a Firenze, ma in tutta la Toscana. Il rapporto con i club è fondamentale.

Io sono ancora legato, come tanti tifosi, ai giocatori del passato, anche se non campioni, perché erano come noi e con noi. Umani. Il tifoso vuole vedere da vicino i giocatori, sentirli suoi e per quello che guadagnano uno sforzo lo devono fare.

Sono d’accordo con la Fiesole anche sul fatto  che nel calcio servano dirigenti di calcio, che abbiano esperienza, che conoscano questo mondo. Per esempio Nedved alla Juve è stato un ingresso fondamentale.  Magari il calcio si può anche cambiare come vuole Adv e farlo diventare migliore, ma quelli che lo conoscono ci possono riuscire meglio.

La presenza di Andrea Della Valle e il ritorno alla presidenza sarebbero auspicabili perchè la sua carica, la sua spontaneità  e il suo carisma possono solo aiutare e fare bene.

Cognigni so che non è amato e mi dispiace. Svolge un ruolo ingrato, è il freddo uomo delle regole e dei conti e non può essere una figura che ispira simpatia ai tifosi. Figure come la sua, però, nelle società sono fondamentali. Servono nei momenti delicati delle scelte non tecniche, quando c’è da tirare fuori l’esperienza e la grinta del manager scafato.

Per dire del ruolo di Cognigni, l’operazione Cuadrado al Chelsea è opera sua, Salah l’ha voluto lui a tutti i costi come <mancia>. Jovetic-Nastasic (70 milioni) al City sono una sua straordinaria tessitura, ci ha lavorato un anno per completarla. Ljaijc venduto alla Roma per quasi tredici milioni e Gomez preso dal Bayern quando lo volevano tutti,  tutte cose che portano la sua firma. E poi i conti in regola nelle società sono fondamentali oggi (guardate cosa accade al Genoa) ma anche per il futuro. Cognigni è un uomo di macchina, di sicuro non  è un comunicatore e questo è vero. Quel ruolo dovrebbero ricoprirlo meglio altri o, appunto, Andrea che ha carisma e simpatia innati. Chiedere le dimissioni è un nonsenso, Cognigni non è un dipendente qualsiasi, ma un pezzo della famiglia, fa le cose in nome per conto della famiglia, sfiduciare lui significa sfiduciare i Della Valle e di sicuro soprattutto di questi tempi e dopo tanti investimenti è come minimo un azzardo…. I progetti dei Della Valle restano ambiziosi, errori ne fanno tutti, ma c’è la volontà forte di vincere qualcosa a Firenze.

Non sono d’accordo con la Fiesole anche sul fatto che la squadra abbia fatto il massimo. Ha fatto bene per tre mesi, poi ha deluso in molti giocatori.

Se prendete l’organico viola e lo confrontate, sono in pochi ad averlo superiore, nei momenti decisivi, anche nella finale di coppa Italia dell’anno scorso, la personalità è svanita, ma qui non vorrei ritirare in ballo l’allenatore che occhio e croce non mi sembra ancora un vincente nato.

Comunque il primo ad accendere la miccia di tutto questo caos che ha rischiato di far saltare in area la stagione e il rapporto con la città è stato proprio Montella che invece dovrebbe sapere che le imprese si compiono e gli obiettivi si centrano quando nel calcio le componenti remano strenuamente dalla stessa parte società, allenatore e squadra. Ma anche i tifosi, dall’esterno devono essere coinvolti e resi partecipi. Montella invece ha costruito un fortino (lui e la squadra che devono apparire uniti anche se a volte non lo sono) nel quale è vietato entrare e del quale è vietato discutere. Così, purtroppo, non vincerà mai.

Non so come finirà questa vicenda, certamente Montella ha mostrato delle qualità, ma anche dei limiti grossi. Non è quell’allenatore straordinario che lui forse pensa di essere, magari lo diventerà. Resterà?

Le parti dovranno essere molto chiare per non ripetere l’errore fatto con Prandelli. Gli uomini vanno e vengono, la società resta e deve fare i programmi confrontandoli con l’allenatore e non viceversa.

La Fiorentina è una grossa società strutturata, ha un grande organico che deve essere ringiovanito e rivitalizzato, ragazzi importanti e tante idee per il futuro. Per un allenatore questo è un ambiente ideale, ma se a Montella non basta ce ne faremo una ragione. Se poi dovesse restare, speriamo abbia capito.

Twitter @EnzoBucchioni