LA FIORENTINA C’È. ANCHE PER IL CAMPIONATO. E GIOVEDÌ IL FRANCHI SARÀ UNA BOLGIA. L’UTILITÀ DI GOMEZ E L’IMPORTANZA DI BABACAR

19.04.2015 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
LA FIORENTINA C’È. ANCHE PER IL CAMPIONATO. E GIOVEDÌ IL FRANCHI SARÀ UNA BOLGIA. L’UTILITÀ DI GOMEZ E L’IMPORTANZA DI BABACAR

La Fiorentina c’è sempre. La sbandata dei giorni scorsi è dietro le spalle, la squadra ha ritrovato certezze, coraggio e gioco. Proprio nel momento in cui tutto rischiava di saltare per aria, il gruppo ha dimostrato di essere solido, non  si è smarrito e ha iniziato a riprendere la sua corsa. Certo, giovedì prossimo nessuno dovrà commettere leggerezze: in questi giorni nessuno potrà - né dovrà -  pensare che la qualificazione contro la Dinamo Kiev sia cosa fatta, altrimenti significherebbe che la lezione subìta contro la Juventus non è servita a niente. Ci sarà comunque un Franchi destinato ad essere una bolgia considerato che fino a ieri erano già stati venduti 20mila biglietti. La spinta di Firenze come sempre potrà essere decisiva per aprire le porte della semifinale di Europa League.

    Nel frattempo comunque la Fiorentina deve provare a tornare a vincere e convincere anche in campionato: la sfida con il Verona sembra  l’occasione per mantenersi in piena corsa per l’Europa, indipendentemente dal ricco turn over che Montella potrebbe decidere di effettuare. Sono giorni decisivi per il futuro della Fiorentina e per l’ulteriore decollo della squadra in futuro. Conta il presente, anche per il prossimo anno. E serve assolutamente andare avanti in Europa League, per adesso ancora passo dopo passo, ma sognando il massimo.

  Naturalmente sono anche i giorni in cui Firenze si chiede se non sia arrivato definitivamente il momento di Babacar, con il conseguente accantonamento di Mario Gomez. Ripartiamo proprio dal tedesco: è evidente che, in termini di gol, tutti a firenze si aspettavano ben altro. Non a caso nell’estate del 2013 lo avevano accolto in 20mila al Franchi, entusiasti di poterlo vedere in maglia viola. Gomez però non è riuscito a diventare quel trascinatore e quel cannoniere in grado di fare la differenza. Spesso sotto porta appare impacciato e goffo, eppure ascoltando il parere di vari tecnici molti sono concordi nel dire che anche questo Gomez resta assolutamente utile alla Fiorentina. Punto primo: Salah gioca bene quasi esclusivamente con il tedesco che gli porta via uomini e gli crea gli spazi per esprimersi al massimo. Punto secondo: Gomez si mette sempre in mezzo ai due centrali della difesa, costringendoli col passare dei minuti ad arretrare sempre di più e dando la possibilità alla squadra di sviluppare il proprio palleggio e regalando quegli spazi necessari per gli inserimenti dei centrocampisti o, per fare un esempio, di Joaquin. Non è una difesa di Gomez, che anche a nostro parere doveva essere molto più decisivo e trascinatore, ma è un aspetto che comunque può essere tenuto in considerazione nell’analisi del tedesco. Anche a noi Higuain sembra – oltre che più decisivo – più presente nel gioco della squadra ma in effetti va osservato che il Napoli gioca prevalentemente con le ripartenze, sfruttando le sue capacità. Nel Real Madrid, squadra che puntava sullo sviluppo del gioco, non sempre Higuain era titolare…

   E ora passiamo a Babacar, il senegalese scoperto da Corvino che sta diventando l’oggetto di desiderio di tanti club: può diventare l’attaccante dei prossimi dieci anni della Fiorenrtina, a patto che ovviamente si trovi un’intesa con il suo entourage (di questo accordo possibile si parla ormai da ottobre-novembre), ma intanto l’impressione è che per quanto fatto vedere nella primissima parte di stagione e anche nelle partite in cui è entrato dalla panchina che meriti più spazio, iniziando da titolare. La sensazione è che questo finale di stagione sia decisivo per prendere una scelta finale. Probabilmente alla Fiorentina – in vista dell’anno prossimo - vogliono essere certi che Babacar possa essere determinante anche come titolare, e nel lungo periodo.  In una stagione dove oltre al campionato e alla Coppa Italia non mancherà la competizione europea. E il senegalese dovrà dare le garanzie. Tocca insomma a Baba, che comunque quando gli è stata data la possibilità di giocare raramente ha fallito. Un finale di stagione convincente gli aprirà definitivamente le porte della Fiorentina e di una maglia da titolare. Un patrimonio del genere non può sfuggire ai viola.

Lorenzo Marucci