INSISTO: È UNA BUONA FIORENTINA. MERCATO DA 6,5. ECCO CHI SONO QUELLI CHE REMANO CONTRO I DELLA VALLE. SOUSA HA DIVERSE SOLUZIONI. CURIOSITÀ: JOAQUIN VENDUTO PER TRE MINUTI

03.09.2015 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
INSISTO: È UNA BUONA FIORENTINA. MERCATO DA 6,5. ECCO CHI SONO QUELLI CHE REMANO CONTRO I DELLA VALLE. SOUSA HA DIVERSE SOLUZIONI. CURIOSITÀ: JOAQUIN VENDUTO PER TRE MINUTI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2014

La fine di ogni mercato lascia delle polemiche accese e sarei meravigliato del contrario. In fondo comprare e vendere giocatori é un grande gioco al quale partecipano tutti, ognuno ha in testa la sua formazione, i giocatori che vorrebbe e la formazione ideale.

Alla fine c’è sempre chi non è soddisfatto, si poteva fare meglio, ma io volevo quello, manca quell’altro eccetera eccetera. Tutto normale. Se ci pensate bene il calciomercato è più divertente del calcio.

Poi però quando Big Ben dice stop, celebre frase di Enzo Tortora, ci dovrebbe essere il momento della riflessione, della logica e della valutazione serena. Soprattutto da parte degli addetti ai lavori, degli opinionisti e di chi in sostanza dovrebbe avere più elementi degli altri per valutare.

Non parlo dei tifosi che hanno sempre ragione e non entro nel merito di chi sfoga le sue frustrazioni sul web, quella è una categoria a parte che non merita attenzioni particolari. Comunque il mondo è bello perché è vario e ognuno pensi pure quello che gli pare. Chissenefrega.

E allora torniamo a chi dovrebbe ragionare con la testa e invece lo fa con la pancia, con l’istinto, con la rabbia o peggio per gelosia o per rivalsa. O semplicemente per fare il fenomeno.

Io ho valutato a caldo il mercato della Fiorentina da 6,5 e sono stato il primo a dare il voto visto che sapevo alle 18 che non avrebbero più comprato nessuno e così mi sono espresso subito. Naturalmente sono stato subissato da offese di ogni tipo, ma ribadisco: chissenefrega.

Abituato a valutare il calcio e a ragionare con chi lo fa serenamente, per professione e come me da molti anni, mi sono confrontato con i colleghi. Molti altri non li reputo tali, ma forse è un problema mio.

Ebbene, il giorno dopo, la Gazzetta dello Sport e Stadio-Corriere dello Sport (Tuttosport non ha dato voti), hanno dato il mio stesso voto al mercato viola: 6,5. Non avrei spostato di una virgola il mio giudizio anche se il loro voto fosse stato un altro, ma essere in buona compagnia rafforza le certezze.

Su alcune radio e televisioni fiorentine ne ho sentite di tutti i colori. Non voglio poi parlare del web. Per alcuni la Fiorentina ha costruito una squadra da retrocessione. Della Valle e i dirigenti meriterebbero la gogna. Insomma, roba che mi ha fatto perfino dubitare di aver capito bene. Sai.. a volte… noi anziani.

No, no. Erano tutti seri e apparentemente competenti. Ma chi sono?

I soliti noti. Giornalisti che non si sa bene per chi lavorino o per chi abbiano lavorato e sperano di avere notorietà diventando eccessivi con un microfono o una tastiera in mano . Addetti ai lavori frustrati per avere scarsa importanza, che pensano di poter fare opinione a livello locale scatenando gli istinti più bassi dei tifosi più bassi. Ex giocatori senza arte né parte che magari speravano di poter lavorare per la Fiorentina e nessuno se li fila.

Insomma, il solito caravanserraglio che non fa certo un danno a me che rispondo ancora con il classico chissenefrega, ma fanno un danno proprio alla Fiorentina nel momento in cui dichiarandosi tifosi duri e puri, in realtà aizzano gente come loro che non aspetta altro che qualcuno la rassicuri sulle proprie rabbie e delusioni..

Insomma tutto questo popolo del contro fa dei gran danni consapevole di farli, perché se fosse come dicono loro, se la Fiorentina fosse da 4, 5 o dintorni, sarebbe invece proprio il momento di fare e dire il contrario. I tifosi veri dovrebbero prendere atto (se fosse) delle difficoltà della loro squadra e starle ancora più vicino. Insomma, una situazione tutta fiorentina, con i soliti noti a guidare le danze. Ma fino a quando ci sarà qualcuno che li riterrà affidabili? Boh, misteri.

Io rispondo ancora chissenefrega. Voglio invece rispondere, con i miei limiti, a tutti quelli che mi hanno chiesto con educazione, .

Agli altri, in genere maleducati, rispondo che hanno ragione, che sono un ruffiano dei Della Valle, che sono stipendiato da loro, che non capisco niente di calcio, che i miei articoli li scrive Cognigni, che sono brutto e pelato e così via…Avete ragione, è così, vi voglio fare contenti: in fondo se ci vuole così poco mi sacrifico volentieri. Continuate così, a me non resta che il solito chissenefrega.

Provando invece a ragionare su cose serie (o quasi), intanto quando prendevo 6,5 a scuola io non ero tanto contento. Puoi fare di più, mi dicevano i professori. Poteva fare di più anche la Fiorentina, non c’è alcun dubbio, sicuramente potevano essere evitati certi errori (Salah e Milinkovic Savic soprattutto), con qualche giocatore (Mexes) si poteva chiudere prima. Ma sono cose che succedono a tutte le squadre in tutti i mercati.

Per valutare, secondo me, bisogna partire dal budget a disposizione, dagli obiettivi tecnici e dal progetto da seguire.

Ebbene, la Fiorentina ha centrato quasi tutti gli obiettivi e non è poco. Se poi c’è qualcuno che sperava in acquisti da 15-20 milioni di euro vuol dire che non  ha capito niente di questo calcio, delle regole Uefa, delle idee dei Della Valle e di che tipo di società è la Fiorentina.

I Della Valle, lo hanno detto dal primo giorno, non vogliono fare nel calcio il passo più lungo della gamba. Omettiamo ogni discorso sulle scarpe e non casualmente. E non sempre ci riescono, tanto che in primavera ADV è stato costretto a tirare fuori di tasca sua 20 milioni di euro per ripianare.

Dunque, la Fiorentina doveva riportare sotto controllo il monte ingaggi schizzato a 70 milioni a fronte di 45 circa preventivati. Doveva vendere dei giocatori con uno stipendio fuori mercato (Gomez su tutti). Doveva comprare giocatori di livello medio-alto per cercare di migliorare una squadra che da tre anni arriva quarta e non era facile con un budget di 15 milioni per il mercato.

Partiamo da qui. Ci sono società che hanno fatto campagne da 100 milioni e passa (Juve, Inter e Milan soprattutto), ma tutte queste sono di un’altra fascia. Abbiamo spiegato mille volte che solo di diritti tv prendono il doppio della Fiorentina. Poi hanno più merchandising, più utenza, più tutto.

La Fiorentina con 15 milioni di budget ha cercato altre risorse vendendo l’ultimo giocatore dal mercato internazionale (Savic) e vendendo bene. Con queste risorse ha portato a casa un difensore della nazionale (Astori) uno dei migliori in Italia. Un centrocampista di rendimento e affidabilità che volevano il Milan, ma anche il Real (Suarez), un centroavanti vero che da anni la Fiorentina non aveva (Kalinic) e un esterno (Kuba) tra i migliori in Europa negli ultimi 3-4 anni. Nessun fenomeno, ma tutti esperti, tutti vincenti, tutti da spogliatoio. Assieme a questi si è puntato sul rinnovo dei giovani (Baba, Bernardeschi, Diakhate, Vecino, Alonso etc). Il tutto da innestare su un gruppo storico di buon valore (Gonzalo, Borja, Mati, Ilicic, Tomovic, Roncaglia).

Ho letto e sentito commentatori nazionali di ogni genere ed ex calciatori, competenti e soprattutto sereni, elogiare la Fiorentina e metterla fra le possibili sorprese. Suarez l’ha addirittura messa tra le outsider per lo scudetto. Di sicuro esagera, comunque è nata una buona squadra, assortita in ogni reparto, tatticamente duttile. Dovrà essere bravo Sousa a darle un’anima e questa è una variante. Di sicuro è una squadra interessante, da 6,5. Poi potrà andare meglio o peggio e nessuno lo può sapere. Il lavoro è giusto, il futuro lo vedremo. Certo, un difensore in più poteva far comodo (ma meglio il giovane Bagadur di un anziano a svernare o un prestito), certe cose potevano essere fatte meglio, ma allora il voto sarebbe 7 o più.

Ora non resta che aspettare il lavoro della società, di Sousa e dei giocatori con una convinzione: anche quelli contro se sono veri tifosi della Fiorentina, a mercato chiuso non possono non star vicini alla loro squadra. In caso contrario non sono tifosi veri.

Ultima curiosità. Il contratto di Joaquin è arrivato in Lega soltanto tre minuti prima della chiusura delle liste, Fiorentina e Betis Siviglia ci hanno messo molto a inserire tutti i dettagli, hanno rischiato grosso, più o meno come Napoli  e Real.

Per fortuna è andata, per la rabbia nella trattativa Joaquin si è rotto una mano dando un pugno sul tavolo, se non fosse arrivato il fax si sarebbe suicidato.