IL COLPO E' ITURBE: I VIOLA FANNO SUL SERIO. DOPO IL MILAN ASSALTO DECISIVO PER LA PUNTA. IN DIFESA RESTA ROSE L'OBIETTIVO PIU' CONCRETO. NO AL BETIS: LA FIORENTINA NON MOLLA JOAQUIN. IL NAPOLI HA OFFERTO 10 MILIONI PER VECINO

22.08.2015 00:01 di Mario Tenerani   vedi letture
IL COLPO E' ITURBE: I VIOLA FANNO SUL SERIO. DOPO IL MILAN ASSALTO DECISIVO PER LA PUNTA. IN DIFESA RESTA ROSE L'OBIETTIVO PIU' CONCRETO. NO AL BETIS: LA FIORENTINA NON MOLLA JOAQUIN. IL NAPOLI HA OFFERTO 10 MILIONI PER VECINO
FirenzeViola.it


La Fiorentina ha deciso di puntare forte su Juan Iturbe, argentino della Roma, professione esterno offensivo, dalla grande velocità. E’ un’operazione non semplice, ma i viola fanno sul serio e stanno gettando le basi per concluderla. Ad aiutare il buon esito della trattativa, l’affollamento nel settore attaccanti della Roma, dove pare serva un vigile per dirigere il traffico… Diventa dura giocarsi anche la possibilità di fare l’alternativa in quella squadra dalla straordinaria trazione anteriore. Allora tanto meglio scommettere su una piazza altrettanto prestigiosa come Firenze. 
Questo incontro con la Roma potrebbe nascere anche con presupposti “politici”: i viola offrirebbero ai giallorossi la deposizione delle armi per il caso Salah e in cambio otterrebbero il semaforo verde, ad eque condizioni economiche, per l’argentino. Una trattativa diplomatica in piena regola pronta a soddisfare le reciproche esigenze. 
Subito dopo l’emozionante quanto delicata sfida col Milan, i dirigenti viola punteranno decisamente sulla Capitale e se tutto andrà bene porteranno a casa Iturbe. Sarebbe davvero un gran colpo dopo l’arrivo di Mario Suarez. 
Questa manovra potrebbe non escludere comunque lo sbarco a Firenze di Jaime Baez, ventenne uruguagio di buone speranze. Intanto sembra che il ragazzo sia un po’ meno offensivo di Iturbe e soprattutto è molto più acerbo. 
I due non possono essere messi sullo stesso piano. 
Capitolo centrocampo: Donsah è andato a Bologna, quindi svanisce questa opportunità inseguita, per altro, senza eccessiva passione dalla Fiorentina. Sembra, infatti, che Sousa possa anche restare con questi centrocampisti, soprattutto dopo aver opposto un bel no alla cessione di Vecino. Il pigmalione del viola, infatti, è Maurizio Sarri, adesso allenatore di De Laurentis.

L’ex tecnico dell’Empoli sta cercando di portare sotto il Vesuvio alcuni suoi pupilli e tra questi c’è Vecino. La Fiorentina non ha intenzione di cedere il giocatore e men che mai a 10 milioni, viste le cifre che stanno girando. Un segnale, questo, anche per l’ambiente viola che resta, in parte, scettico: la permanenza dei giocatori più importanti a Firenze e la conferma di talenti come Babacar e Bernardeschi, può aiutare la società sul piano della comunicazione a ricreare il clima giusto. 
Vale lo stesso ragionamento per Ilicic: ha molte richieste, ma Sousa non ascolta nessuno. Lo sloveno è considerato una pedina più che importante nella Fiorentina. 
Detto che nella squadra viola non ci sono incedibili per definizione - tutti infatti hanno un prezzo -, bisogna pero’ considerare che una recente ricognizione fatta dai dirigenti all’interno del bilancio, ha dato risposte positive: la campagna acquisti fino ad oggi rientra in pieno nell’equilibrio economico-finanziario imposto dai dettami del fair play europeo, dunque le cessioni potrebbero anche fermarsi qui. E non sarebbe male visto che la Fiorentina è chiamata ad un campionato in cui le sarà chiesto di essere competitiva per reggere la concorrenza di squadre molto forti. 
Chiudiamo con Joaquin: la Fiorentina non lo lascia partire per il suo sogno chiamato Betis. Nonostante che la società andalusa, con in testa il presidente, stia facendo di tutto per riportalo a caso. E’ un rischio grande, sia chiaro, trattenere un calciatore contro la sua volontà, ma i dirigenti viola e soprattutto Sousa sono convinti di farcela. Anche perché l’allenatore lusitano è convinto che dal 2 settembre inizierà una nuova vita, con nuove prospettive. Sarà finito il mercato, infatti… Come dargli torto: quando si metteranno in testa di chiudere la sessione una quindicina di giorni prima dell’inizio del campionato?