FARE IN FRETTA A RISOLVERE IL NODO ALLENATORE. IL MERCATO È BLOCCATO, MA ORA SERVE ANCHE QUALCHE GIOVANE PER IL FUTURO. I PRO E I CONTRO DEI POSSIBILI SUCCESSORI DI MONTELLA: DA DI FRANCESCO A SARRI

24.05.2015 00:00 di Lorenzo Marucci Twitter:    vedi letture
FARE IN FRETTA A RISOLVERE IL NODO ALLENATORE. IL MERCATO È BLOCCATO, MA ORA SERVE ANCHE QUALCHE GIOVANE PER IL FUTURO. I PRO E I CONTRO DEI POSSIBILI SUCCESSORI DI MONTELLA: DA DI FRANCESCO A SARRI

Il futuro e solo il futuro. E’ vero, la stretta attualità ci dice che ci sono ancora due partite di campionato e che la Fiorentina deve chiudere al quinto posto, ma è inevitabilmente la questione allenatore a tenere banco. E’ questo il tema principale, è questa la vicenda da risolvere al più presto. Il faccia a faccia tra Della valle e Montella avverrà probabilmente a campionato concluso ma la nostra impressione è che una decisione di massima dovesse essere già presa, in un senso o in un altro. Arrivati a fine maggio occorre sapere con certezza come muoversi sul mercato, su quali calciatori indirizzarsi e su quali basi costruire la squadra. Come è noto a tutti, le squadre si iniziano a costruire a febbraio e invece adesso il nodo allenatore blocca l’avvio della costruzione del nuovo gruppo (anche altre squadre per la verità - parlando dell'allenatore- sono nella condizione della Fiorentina, ma in questo caso la decisione è forse più importante perché si capirà che strada potranno imboccare i viola pure dal punto di vista delle ambizioni). Finchè poi non si saprà chi sarà il nuovo allenatore non sarà possibile stabilire come giocherà la nuova sqyaudra: con il regista o senza regista? Con la difesa a tre o a quattro? Solo due esempi per far capire che la decisione sul tecnico deve essere presa quanto prima. Se davvero la Fiorentina e Montella dovessero divdersi è auspicabile che il giorno dopo (se non il giorno stesso) la società viola annunci il nuovo allenatore. Il tempo è prezioso e il lavoro da fare sul mercato sarà molto impegnativo. Intanto a proposito dei nomi circolati in queste ore come possibili successori di Montella va detto che tutti hanno pro e contro: a parte Spalletti – che vorrebbe garanzie sulla costruzione della squadra-  nessuno pare entusiasmare fino in fondo. Di Francesco non convince fino in fondo al di là del buon lavoro svolto a Sassuolo, Donadoni è tecnico serio e preparato ma probabilmente non darebbe quella scossa d’entusiasmo che servirebbe ad una piazza come Firenze. Mazzarri? A parte che ha ancora un ricco contratto con l’Inter, non sembra esserci feeling tra lui e i tifosi viola, basti ricordare tutte le volte che si è presentato a Firenze da avversario. Tra le ipotesi è circolato anche il nome di Maran: il tecnico veneto ha un discreto curriculum e ha compiuto un’autentica impresa salvando il Chievo con largo anticipo ma un suo eventuale approdo alla Fiorentina verrebbe visto dalla tifoseria come una sorta di ridimensionamento. Chi invece potrebbe intrigare è Maurizio Sarri, un toscano che conosce la realtà fiorentina e che con l’Empoli ha dato più volte spettacolo. Non è un caso che per Sarri siano arrivati anche i complimenti di Fabio Capello, che ha sottolineato come l’allenatore empolese sia da applaudire perché ha lavorato sulle sue idee, senza imitare nessuno.  L’incognita è legata al fatto che non ha mai allenato una big, o comunque in una piazza esigente. Ma l’impressione è che Firenze potrebbe sostenere Sarri fin dal primo giorno in nome di una squadra frizzante e capace di offrire un bel calcio. Forse anche indipendentemente dai nomi che gli verrebbero messi a disposizione. Un particolare, quest’ultimo, da non sottovalutare nella scelta del tecnico. Sulla bilancia peserà anche la capacità di valorizzare i calciatori. Eventuali outsider? Gasperini e Ventura.

   Dicevamo del gran lavoro che aspetta la Fiorentina sul mercato. Ci sono tanti interrogativi aperti: cosa fare con Pizarro? Come ridisegnare l’attacco, su chi puntare davvero? Senza dimenticare che la Fiorentina dovrà pescare – rischiando - anche qualche giovane che possa essere poi una pedina della squadra del futuro. Se per gli ultimi anni si è cercato di puntare su giocatori esperti e in qualche caso navigati nel tentativo di vincere a breve termine, adesso la strategia potrebbe modificarsi per dare anche la caccia a qualche ragazzo pronto ad affermarsi definitivamente. Anche nel settore giovanile della Fiorentina non mancano i calciatori molto interessanti, ma ci riferiamo a qualche talento purissimo destinato ad esplodere (lo Jovetic che arrivò a Firenze nel 2008 tanto per intendersi)

Lorenzo Marucci